M.O. e il corridoio E1 a est di Gerusalemme: cosa prevede e perché è strategico per Israele

Un tratto di territorio di circa 12 chilometri quadrati, noto come blocco E1 (East1), si trova a est di Gerusalemme e collega Gerusalemme Est all’insediamento di Maale Adumim, sulle pendici del deserto della Giudea. La stessa striscia di terra però interrompe la continuità tra le aree di Ramallah e Betlemme, due centri considerati essenziali per […]

Un tratto di territorio di circa 12 chilometri quadrati, noto come blocco E1 (East1), si trova a est di Gerusalemme e collega Gerusalemme Est all’insediamento di Maale Adumim, sulle pendici del deserto della Giudea. La stessa striscia di terra però interrompe la continuità tra le aree di Ramallah e Betlemme, due centri considerati essenziali per un futuro Stato palestinese.

Secondo il piano del governo israeliano, su queste terre dovrebbero nascere oltre 3.400 nuove unità abitative destinate ai coloni. In tal modo, decine di migliaia di abitanti si aggiungerebbero ai circa 40.000 già residenti a Maale Adumim, rafforzando il controllo israeliano lungo il corridoio e rendendo praticamente impossibile la formazione di un’unica zona metropolitana palestinese tra Ramallah e Betlemme.

All’interno dell’esecutivo israeliano, i falchi non nascondono il vero scopo dell’operazione: “impedire definitivamente che nasca uno Stato della Palestina”, affossando così la proposta principe della comunità internazionale che è quella della “soluzione dei due Stati”, concepita per garantire una convivenza corrispettiva tra Israele e Palestina.

Il progetto E1 era stato bloccato nel 2012, sotto la pressione di Stati Uniti ed Europa, che ne vedevano un grave ostacolo al processo di pace. Ora la sua riproposizione è stata annunciata dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e dagli altri esponenti nazionalisti del governo di Benjamin Netanyahu.

Gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati, iniziati dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967, sono considerati illegali dalla comunità internazionale. Oltre a quelli in Cisgiordania (nell’area amministrativa definita Giudea e Samaria), altri si trovano sulle alture del Golan, annesse a Israele nel 1981.