95 arresti per jihadismo in Spagna in otto mesi, tra i fermati otto minorenni

Negli otto mesi iniziali dell’anno in Spagna le forze di sicurezza hanno arrestato 95 persone con sospetti legami jihadisti, segnando un incremento significativo rispetto al passato. Otto degli indagati sono minorenni, un dato che allarma gli 007 di controterrorismo e intelligence, preoccupati per la crescente radicalizzazione di giovani, specialmente attraverso il web. Le operazioni antiterrorismo […]

Negli otto mesi iniziali dell’anno in Spagna le forze di sicurezza hanno arrestato 95 persone con sospetti legami jihadisti, segnando un incremento significativo rispetto al passato. Otto degli indagati sono minorenni, un dato che allarma gli 007 di controterrorismo e intelligence, preoccupati per la crescente radicalizzazione di giovani, specialmente attraverso il web.

Le operazioni antiterrorismo condotte dall’inizio dell’anno sono state quasi cinquanta, coinvolgendo 84 arresti sul territorio spagnolo e il resto grazie alla collaborazione con polizie straniere. Un terzo dei fermi interni è avvenuto in Catalogna, mentre il resto delle regioni ha visto interventi in 12 delle 17 comunità autonome e nella città autonoma di Melilla, sul versante africano.

Secondo gli esperti, la pandemia ha spinto i contenuti estremisti a migrare sulle piattaforme social più frequentate dai giovani, facilitando l’auto-radicalizzazione. Il fenomeno è sotto stretta osservazione, dato che gli arresti di adolescenti appaiono ormai consuetudine nelle indagini antiterrorismo.

Tra gli arrestati figurano quattro donne, di cui due sorelle fermate a Madrid: secondo l’accusa, avevano organizzato una vera e propria «accademia della jihad online», destinata all’indottrinamento di altre donne musulmane. La maggior parte dei fermati è di nazionalità spagnola o marocchina.