Orso irrompe in una gelateria negli Usa e predilige il gelato alla fragola

Un orso nero ha fatto irruzione in una gelateria di Camp Richardson, nei pressi del lago Tahoe, attirato dal profumo dei gelati. Gli agenti dello sceriffo della Contea di El Dorado, intervenuti su segnalazione di un passante, hanno trovato l’animale tranquillo dietro il bancone, intento a “esaminare” i gusti esposti. Dopo qualche richiamo e un […]

Un orso nero ha fatto irruzione in una gelateria di Camp Richardson, nei pressi del lago Tahoe, attirato dal profumo dei gelati. Gli agenti dello sceriffo della Contea di El Dorado, intervenuti su segnalazione di un passante, hanno trovato l’animale tranquillo dietro il bancone, intento a “esaminare” i gusti esposti. Dopo qualche richiamo e un approccio paziente, il plantigrado – ribattezzato “Fuzzy” dagli agenti – è uscito senza provocare danni significativi, portando però con sé il ricordo di qualche impronta sul pavimento e un barattolo di topping misteriosamente svuotato.

Prima di rientrare nella boscaglia circostante, gli ufficiali hanno immortalato la scena in diverse fotografie, che hanno presto fatto il giro dei social. Alcuni avventori hanno scherzato sull’idea di dedicare a Fuzzy un gusto speciale o di nominarlo mascotte del locale, contribuendo a una breve quanto inaspettata celebrità locale.

Non si tratta di un episodio isolato. Negli ultimi mesi le autorità della zona hanno documentato più tentativi di orsi attratti da alimenti umani, soprattutto dolci e gelati. Un altro esemplare, soprannominato “Cinnamon”, è stato fotografato mentre si serviva di cioccolato e biscotti da un congelatore aperto.

Per far fronte a questi incontri ravvicinati, i ranger e la polizia hanno intensificato le procedure di prevenzione, organizzando esercitazioni anti-orso e campagne di sensibilizzazione tra residenti e turisti. L’obiettivo è ridurre le occasioni di contatto diretto e scoraggiare gli animali dal ricercare cibi nelle aree commerciali.

Le autorità ribadiscono l’importanza di custodire attentamente alimenti e rifiuti, evitando di alimentare inconsapevolmente la fauna selvatica. Soltanto così sarà possibile garantire la convivenza tra visitatori e orsi senza mettere a rischio né le persone né gli animali.