Ospedale di Khan Younis investito da raid israeliani: 20 vittime, cinque giornalisti | Trump prevede la fine del conflitto in 2-3 settimane e ne sollecita la sospensione

Il conflitto in Medioriente è arrivato al 689° giorno, mentre gli Stati Uniti mantengono ottimismo su una possibile conclusione a breve termine. «Penso che entro le prossime due o tre settimane si arriverà a una conclusione positiva e definitiva», ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, riferendosi alla guerra a Gaza. Lunedì un attacco israeliano […]

Il conflitto in Medioriente è arrivato al 689° giorno, mentre gli Stati Uniti mantengono ottimismo su una possibile conclusione a breve termine. «Penso che entro le prossime due o tre settimane si arriverà a una conclusione positiva e definitiva», ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, riferendosi alla guerra a Gaza.

Lunedì un attacco israeliano condotto con un drone kamikaze ha colpito il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, causando almeno 20 vittime. Tra queste risultano cinque giornalisti: il fotografo Reuters Hossam al-Masri, il reporter della NBC Moaz Abu Taha, il fotoreporter di Al Jazeera Mohammed Salama e la giornalista Mariam Abu Daqa, collaboratrice di testate come Independent Arabic e Associated Press.

Nel frattempo il ministero della Salute di Gaza, citato da Al Jazeera, ha segnalato che nelle ultime 24 ore altre undici persone – tra cui due bambini – sono morte a causa della malnutrizione. Con questi nuovi decessi, il bilancio dei morti per fame e carenze alimentari nella Striscia ha raggiunto quota 300, di cui 117 minori.

Anche la Santa Sede ha espresso forte preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza. Il segretario di Stato Pietro Parolin ha affermato: «Siamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo a Gaza nonostante la condanna del mondo intero».