Trump rimuove la governatrice Lisa Cook dalla Fed; lei contesta l’autorità e si rifiuta di dimettersi

Lo scorso fine settimana, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato una serie di dichiarazioni sul suo social Truth Social, sollevando diverse polemiche. In primo luogo, ha annunciato di aver “cacciato” Lisa Cook, una delle governatrici della Federal Reserve, accusandola di aver falsificato documenti per ottenere condizioni più favorevoli su un mutuo. Cook […]

Lo scorso fine settimana, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato una serie di dichiarazioni sul suo social Truth Social, sollevando diverse polemiche.

In primo luogo, ha annunciato di aver “cacciato” Lisa Cook, una delle governatrici della Federal Reserve, accusandola di aver falsificato documenti per ottenere condizioni più favorevoli su un mutuo. Cook ha risposto replicando: “Non ha l’autorità per licenziarmi, io non mi dimetto”.

Trump ha poi aperto un nuovo fronte con l’industria tecnologica americana, minacciando di applicare dazi più pesanti a qualsiasi Paese o ente che imponga tasse o regolamenti penalizzanti alle aziende statunitensi del settore.

Sul fronte istituzionale interno, ha difeso la decisione – non meglio specificata – di inviare la Guardia Nazionale a Washington, sottolineando però la sua avversione per ogni forma di governo autoritario: “Molti americani mi dicono che vorrebbero un dittatore, ma io non lo sono. Non mi piacciono i dittatori”.

In merito ai rapporti con la Cina, Trump ha rilanciato la possibilità di imporre “dazi del 200% o qualcosa del genere” se Pechino non fornirà agli Stati Uniti i magneti necessari per l’industria hi-tech.

Non sono mancati spunti anche sul versante militare e diplomatico: l’ex presidente ha avanzato l’ipotesi di rinominare il Dipartimento della Difesa “Pentagono” in “Dipartimento della Guerra” e ha confermato che “primo o poi” rincontrerà il leader nordcoreano Kim Jong-un.

Infine, Trump ha rivolto un’accusa diretta ai principali network televisivi nazionali, chiedendo la revoca delle loro licenze: “Nonostante un’altissima popolarità e, secondo molti, uno degli otto mesi migliori nella storia presidenziale, le fake news di Abc e Nbc, due delle peggiori e più faziose reti televisive della storia, raccontano il 97% di storie negative su di me”.