Un uomo del Wisconsin è stato condannato a 89 giorni di reclusione e a un risarcimento di 30.000 dollari alle forze dell’ordine per aver finto la propria morte e aver cercato di fuggire in Europa. Il protagonista della vicenda è Ryan Borgwardt, 45 anni, residente a Watertown con la moglie e tre figli.
Lo scorso 12 agosto, Borgwardt era stato dichiarato disperso dopo aver riferito di essere uscito con il kayak sul Green Lake, a circa 160 chilometri da Milwaukee. Secondo l’accusa, l’uomo non avrebbe mai intrapreso l’escursione in kayak, ma avrebbe simulato un naufragio abbandonando volontariamente il proprio documento sul posto prima di dirigersi verso Toronto.
Da lì il 45enne si sarebbe imbarcato per Parigi con l’obiettivo finale di raggiungere la Georgia, dove lo aspettava una donna di nazionalità uzbeka, conosciuta tramite social network. Le autorità statunitensi, tuttavia, hanno iniziato a dubitare dell’ipotesi dell’incidente nautico dopo 59 giorni di ricerche senza esiti: il passaporto di Borgwardt, richiesto pochi mesi prima, suggeriva la pista della fuga.
Dopo un’indagine internazionale, i detective lo hanno rintracciato in Europa e lo hanno rimpatriato a novembre 2024. In aula, davanti al giudice Mark Slate della contea di Green Lake, Borgwardt ha ammesso le proprie responsabilità e pronunciato questa dichiarazione: “Mi pento profondamente delle azioni che ho compiuto quella notte e di tutto il dolore che ho causato alla mia famiglia e ai miei amici”.
La procura aveva chiesto una pena di 45 giorni, ma il giudice ha ritenuto opportuno estenderla a 89, pari al periodo trascorso dall’inizio della fuga al suo arresto. A seguito della scoperta del raggiro, la moglie ha inoltre avviato la procedura di divorzio.