Merz investe 12.500 euro per un’abbronzatura impeccabile

Una recente risposta del governo tedesco a un’interrogazione parlamentare ha rivelato l’entità delle spese sostenute dai vari dicasteri per cura dell’immagine e servizi fotografici. Dall’inizio della legislatura, i ministeri hanno destinato complessivamente 58.738,41 euro a visagisti, parrucchieri e truccatori e 172.608,83 euro a fotografi. Tra gli uffici con i bilanci più consistenti figura il ministero […]

Una recente risposta del governo tedesco a un’interrogazione parlamentare ha rivelato l’entità delle spese sostenute dai vari dicasteri per cura dell’immagine e servizi fotografici. Dall’inizio della legislatura, i ministeri hanno destinato complessivamente 58.738,41 euro a visagisti, parrucchieri e truccatori e 172.608,83 euro a fotografi.

Tra gli uffici con i bilanci più consistenti figura il ministero delle Finanze, che ha speso 33.721,80 euro in servizi fotografici, seguito dall’Ufficio stampa federale con 12.352,20 euro e dal ministero della Salute con 5.063,01 euro destinati a styling. In coda alla graduatoria si collocano il ministero dell’Ambiente (618,80 euro) e quello della Ricerca (357 euro).

Nel dettaglio dei singoli protagonisti, il cancelliere Friedrich Merz ha accumulato costi per 12.501,30 euro riguardanti visagisti, parrucchieri e truccatori dall’inizio del suo mandato. Durante una visita alla Casa Bianca, il presidente Usa Donald Trump ha commentato: “Ha un aspetto fantastico con questa abbronzatura”.

Ancora più elevata è la spesa sostenuta dalla ministra dell’Economia, Katherina Reiche (Cdu): tra il 6 maggio e il 4 agosto ha investito 19.264,76 euro in una truccatrice, di cui 8.324,11 euro per i viaggi della professionista, inclusa un’accompagnamento in occasione di un viaggio ufficiale a Washington.

Non si tratta di un fenomeno nuovo: nel 2022 l’allora ministra degli Esteri Annalena Baerbock attirò critiche per i 136.552,50 euro spesi per la sua truccatrice, con un compenso fisso mensile di 8.925 euro. Questi dati riaprono il dibattito sulla gestione delle risorse pubbliche in un contesto dove l’opinione pubblica richiede attenzione ai costi, pur riconoscendo il ruolo dell’immagine nelle relazioni istituzionali.