Italia, Francia e Germania hanno definito un’intesa per inasprire le misure contro l’immigrazione irregolare, puntando su politiche di rimpatrio più decise, sul contrasto ai trafficanti e su un regolamento comune per i Paesi considerati “sicuri”.
La posizione è emersa durante un incontro trilaterale svoltosi al Viminale, convocato dal ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi insieme ai suoi omologhi francese Bruno Retailleau e tedesco Alexander Dobrindt. Al centro del vertice, promosso in vista delle prossime riunioni a livello europeo, sono stati posti il rafforzamento dei rimpatri, la lotta alle reti di sfruttamento e la definizione di criteri condivisi per il riconoscimento dei Paesi che possono accogliere i rimpatriati.
Dal confronto è stato tratteggiato un “approccio condiviso” che, secondo i tre ministri, mira a integrare meglio le politiche nazionali all’interno di un quadro continentale. Sul tavolo sono state passate in rassegna possibili azioni congiunte, dall’intelligence sui flussi irregolari alla cooperazione in materia di frontiere, fino al coordinamento nell’identificazione delle rotte più trafficate dai contrabbandieri.
L’iniziativa italiana intende dunque allineare le strategie dei principali Paesi coinvolti dalla pressione migratoria, con l’obiettivo di arrivare a posizioni comuni prima dei prossimi appuntamenti Ue, dove il dossier immigrazione resta uno dei più delicati per il futuro delle politiche comunitarie.