Festival Dannunziano: eredità futurista e innovazione tecnologica

Al via la settima edizione del Festival Dannunziano, in programma a Pescara dal 30 agosto al 7 settembre e declinata nei luoghi legati al Vate in tutta la regione. Sotto la direzione artistica di Giordano Bruno Guerri, l’evento celebra quest’anno la formula “3.0” con un nutrito programma di incontri, spettacoli e installazioni digitali. “Amo dire […]

Al via la settima edizione del Festival Dannunziano, in programma a Pescara dal 30 agosto al 7 settembre e declinata nei luoghi legati al Vate in tutta la regione. Sotto la direzione artistica di Giordano Bruno Guerri, l’evento celebra quest’anno la formula “3.0” con un nutrito programma di incontri, spettacoli e installazioni digitali.

“Amo dire che D’Annunzio vive e lotta insieme a noi, è un nostro contemporaneo, perché contrariamente a quello che si pensa non era un uomo che guardava solo al passato, era un modernizzatore, un anticipatore, sia nella letteratura, che nella poesia e nel marketing, nella pubblicità, aveva visioni di futuro. Le nuove generazioni trovano facilmente un legame con d’Annunzio, perché aveva uno slancio verso la vita, un desiderio di nuovo e il suo messaggio è di un’attualità straordinaria, che va bene sempre, cioè bisogna fare della propria vita un’opera d’arte”.

Tra le novità di questa edizione spiccano le nuove tecnologie immersive. A Casa D’Annunzio saranno disponibili visori 3D di ultima generazione che ricostruiscono in dettaglio gli ambienti della dimora, svelando particolari invisibili anche ai visitatori in presenza. All’Aurum, invece, si potrà interagire con un ologramma a grandezza naturale del poeta, animato da intelligenza artificiale: “Viaggia velocissimo nel web, può rispondere a qualsiasi domanda, anche su cosa farà Leone XIV nei prossimi anni. E quindi è una novità sensazionale. Questo ologramma, nutrito con l’intelligenza artificiale, non ce l’ha nessun museo in Europa”.

Il Festival non si esaurisce nei confini di Pescara. “È giusto che il festival a lui dedicato coinvolga anche altri paesi e città come L’Aquila, per cui il festival si protrarrà anche nel tempo, nei giorni, fino a novembre quest’anno. Inoltre c’è un legame molto più stretto con l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, che servirà ad approfondire molti dettagli della vita e dell’opera del Vate”.

Ampio spazio sarà dedicato al rapporto tra d’Annunzio e il movimento futurista, un sodalizio inizialmente burrascoso con Marinetti che si trasformò poi in amicizia durante la Grande Guerra. “Il futurismo fu importante anche culturalmente per D’Annunzio, per la sua ultima opera importante, Il notturno del ’21, risente degli influssi futuristi, lui stesso lo ammette”.

In chiusura di festival, il 7 settembre sarà presentato in anteprima mondiale il docufilm “Mondo futurista” prodotto dalla Rai e diretto da Guerri, un viaggio tra le avanguardie che hanno cambiato il rapporto fra vita e arte. Il 3 settembre è inoltre in programma la proiezione di “Duse” di Pietro Marcello, film in concorso alla Mostra di Venezia, in cui Guerri recita nella parte del segretario di d’Annunzio.

Rivolgendosi alle nuove generazioni, il presidente del Vittoriale ha concluso: “D’Annunzio fece della propria vita un’esperienza inimitabile, lo sforzo di tutti noi, in particolare di giovani che hanno tutta la vita davanti, è di realizzare un’esistenza piena, creativa e gioiosa. Certo, i tempi sono difficili, sono sempre difficili, ogni generazione ha dovuto affrontare problemi che sembravano insormontabili, però ogni generazione li ha superati”.