Xi Jinping in abito maoista alla parata: ragioni della scelta e segnale a Trump

Nel corso della grandiosa parata militare di Pechino, la più imponente mai organizzata in Cina, Xi Jinping è apparso in piazza Tiananmen accanto a Vladimir Putin e Kim Jong Un indossando una giacca grigia in stile Mao. L’evento, che ha visto la sfilata di oltre 15.000 soldati, migliaia di mezzi e nuovi sistemi d’arma, è […]

Nel corso della grandiosa parata militare di Pechino, la più imponente mai organizzata in Cina, Xi Jinping è apparso in piazza Tiananmen accanto a Vladimir Putin e Kim Jong Un indossando una giacca grigia in stile Mao. L’evento, che ha visto la sfilata di oltre 15.000 soldati, migliaia di mezzi e nuovi sistemi d’arma, è stato studiato per inviare un messaggio politico oltre che militare: la Cina intende porsi come potenza autonoma, pronta a sfidare l’egemonia statunitense.

Nel suo intervento, il presidente cinese ha descritto l’umanità “a un bivio tra pace e guerra”, opponendosi a un ordine globale fondato sul predominio di una sola superpotenza. Ha inoltre respinto l’idea di un sistema internazionale “a somma zero” dominato dagli Stati Uniti, sottolineando la volontà di Pechino di assumere un ruolo da protagonista in un nuovo equilibrio geopolitico.

La scelta del cosiddetto Mao suit non è casuale: nato nel 1912 su impulso di Sun Yat-sen e consacrato come simbolo rivoluzionario da Mao Zedong, questo abito rappresenta unità, disciplina e identità nazionale. Xi Jinping ne ha fatto un tratto distintivo della sua leadership, indossandolo in occasioni di rilievo, dal 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale nel 2015 alla visita di Stato a Buckingham Palace, sempre per riaffermare continuità storica e autonomia culturale della Cina.

Accanto al presidente cinese, la presenza di Putin e Kim ha rafforzato l’idea di un fronte alternativo all’Occidente. In risposta alle immagini diffuse a livello internazionale, l’ex presidente Donald Trump ha commentato via social parlando di “un’alleanza contro l’America”, evidenziando quanto il gesto simbolico abbia già sollevato discussioni politiche oltreoceano.

Con la parata del 3 settembre, Pechino ha voluto trasmettere un’immagine di solidità e determinazione: ogni dettaglio, dalla scenografia al parterre degli ospiti, è servito a consolidare il posizionamento della Cina come potenza globale indipendente, destinata a influenzare l’ordine mondiale del XXI secolo.