Il geologo padovano Riccardo Pozzobon, 40 anni, è morto il 2 settembre sul ghiacciaio Mendenhall, in Alaska, durante una spedizione scientifica sostenuta dal National Geographic Grant Program. Secondo le ricostruzioni, Pozzobon è scivolato in un corso d’acqua di fusione ed è stato risucchiato da un “inghiottitoio”, una cavità naturale nel ghiaccio. I tentativi di recupero si sono protratti per giorni, ma le autorità statunitensi hanno infine sospeso le ricerche.
Partito dall’Italia il 26 agosto insieme a due colleghi, il ricercatore faceva parte del progetto “Gemini”, volto a indagare la struttura e l’evoluzione dei ghiacciai dell’icefield di Juneau con metodi ispirati all’esplorazione planetaria. L’obiettivo era analizzare fratture e morfologie per trarre analogie con superfici extraterrestri.
Pozzobon ricopriva un ruolo di rilievo nel dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, dove insegnava Digital Geological Mapping. Specializzato nello studio delle superfici e delle sottosuperfici planetarie, aveva collaborato con l’Agenzia spaziale europea come istruttore di astronauti, tra cui Luca Parmitano, nelle preparazioni per missioni su Luna e Marte. Nel 2024 ha pubblicato uno studio su Nature dedicato ai tubi di lava, strutture fondamentali per comprendere l’evoluzione geologica di pianeti e satelliti.
La notizia ha suscitato profondo cordoglio nella comunità scientifica. La Società Geologica Italiana ha definito “una notizia devastante” la perdita di “una persona meravigliosa, buona, generosa, allegra ed empatica, oltre che un ricercatore di straordinario valore”. La rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha dichiarato: “Riccardo ha perso la vita mentre portava avanti una delle sue grandi passioni, la ricerca. È un dolore profondo, accompagnato da un senso di ingiustizia e impotenza. Ma anche dalla volontà di ricordarlo e onorarne il contributo scientifico e umano”. Dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini è arrivato il messaggio: “La notizia che arriva dall’Alaska lascia senza parole. Una tragedia che tocca profondamente una famiglia e scuote l’intera comunità scientifica […] nei suoi occhi c’è quella curiosità inesauribile che muove ogni vero ricercatore. Il mio abbraccio più sincero alla sua famiglia, agli amici e a tutti i suoi colleghi”.
Pozzobon lascia la compagna Claudia e un figlio piccolo a Selvazzano Dentro, in provincia di Padova. La Società Geologica Italiana ha istituito un fondo di donazione per sostenere la famiglia.