Trump annuncia garanzie di sicurezza per l’Ucraina; Zelensky prevede dispiegamento di migliaia di truppe occidentali

Il conflitto in Ucraina è giunto al giorno 1.290, mentre a Parigi si è svolto un incontro tra i paesi della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” europei, intenti a ribadire il proprio sostegno a Kiev. Al centro del vertice è tornato il progetto di garanzie di sicurezza per il periodo postbellico, un’iniziativa che ha trovato conferma […]

Il conflitto in Ucraina è giunto al giorno 1.290, mentre a Parigi si è svolto un incontro tra i paesi della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” europei, intenti a ribadire il proprio sostegno a Kiev. Al centro del vertice è tornato il progetto di garanzie di sicurezza per il periodo postbellico, un’iniziativa che ha trovato conferma anche nel discorso del presidente Usa Donald Trump: secondo il leader statunitense, “Usa ed Europa aiuteranno l’Ucraina con le garanzie di sicurezza”.

Mosca ha già espresso nette riserve sul piano, ritenendolo inaccettabile in particolar modo per la possibile presenza di militari occidentali nel territorio ucraino o di truppe della Nato ai confini russi, elementi che sarebbero percepiti come una “minaccia”. Il Cremlino ha inoltre criticato gli Stati occidentali, sostenendo che «intralciano la risoluzione del conflitto», e Vladimir Putin ha avvertito che eventuali contingenti stranieri in Ucraina diventerebbero automaticamente «bersagli legittimi» per le forze russe.

Sul fronte opposto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento video con il Forum Teha di Cernobbio, ha ringraziato l’Italia per l’impegno dimostrato e ha sottolineato che «è importante» che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev «scattino subito, senza attendere la fine dei combattimenti». Zelensky ha inoltre spiegato che «migliaia» di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate nel Paese nell’ambito di queste misure di tutela.