Agguato nello Utah: Charlie Kirk, attivista conservatore, ucciso mentre rispondeva a domande sulle sparatorie

Charlie Kirk, 31 anni, direttore esecutivo di Turning Point USA e noto esponente conservatore, è stato ucciso durante un evento pubblico alla Utah Valley University, nello Utah. L’attentato è avvenuto mentre l’attivista rispondeva alle domande di alcuni studenti seduto sotto una tenda nel cortile del campus. Kirk partecipava all’American Comeback Tour, organizzato dalla sezione locale […]

Charlie Kirk, 31 anni, direttore esecutivo di Turning Point USA e noto esponente conservatore, è stato ucciso durante un evento pubblico alla Utah Valley University, nello Utah. L’attentato è avvenuto mentre l’attivista rispondeva alle domande di alcuni studenti seduto sotto una tenda nel cortile del campus.

Kirk partecipava all’American Comeback Tour, organizzato dalla sezione locale di Turning Point USA. Al termine di un confronto sui recenti episodi di violenza di massa, uno spettatore lo ha interrogato: “Sapete quanti americani transgender sono stati autori di stragi negli ultimi 10 anni?”. “Troppi”, ha replicato Kirk. Dopo che lo stesso partecipante ha precisato che il numero era cinque, chiedendo quanti fossero in totale gli autori di stragi negli ultimi dieci anni, Kirk ha risposto: “Contando o non la violenza delle gang?”. Pochi istanti dopo è stato colpito da un proiettile.

Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza dello Utah, citato dalla Cnn, ha comunicato che due persone inizialmente sospettate sono state rilasciate perché non avevano “legami attuali con la sparatoria”. Una terza è stata accusata di aver ostacolato la polizia universitaria, senza però specificarne il ruolo nella vicenda. “Sono in corso indagini e una caccia all’uomo per individuare l’assassino”, ha affermato l’ente.

All’incontro, a cui hanno preso parte oltre 3mila persone, erano presenti sei agenti in uniforme, diverse unità in borghese e la sicurezza privata dell’organizzatore. Il capo della polizia dell’ateneo, Jeff Long, ha confermato il limitato dispiegamento di forze sul posto.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Su Truth Social, l’ex presidente Donald Trump ha scritto: “Dobbiamo tutti pregare per Charlie Kirk, una grande persona da capo a piedi: che Dio lo benedica!”. Poco dopo ha aggiunto: “Il Grande, e persino Leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o posseduto il Cuore della Gioventù negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più tra noi. Le condoglianze di Melania e le mie vanno alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti amiamo!”. In un terzo post, Trump ha poi annunciato: “In onore di Charlie Kirk, un vero grande patriota americano, ordino che tutte le bandiere americane degli Stati Uniti siano ammainate a mezz’asta fino a domenica sera alle 18”.

Anche dal panorama europeo sono giunte parole di cordoglio. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha scritto su X: “Sconvolti dall’assassinio assolutamente orribile di Charlie Kirk avvenuto nello Utah. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a sua moglie e ai suoi figli piccoli, che sono stati il ;;fondamento della sua vita. Che trovino la forza e che lui riposi in pace”. Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha commentato: “Sconvolge la notizia dell’uccisione di Charlie Kirk, giovane e seguito attivista repubblicano. Un omicidio atroce, una ferita profonda per la democrazia e per chi crede nella libertà. Il mio cordoglio alla sua famiglia, ai suoi cari e alla comunità conservatrice americana”. In un post su Instagram, il vicepremier Matteo Salvini ha aggiunto: “Charlie Kirk aveva solo 31 anni. Un marito, un genitore di due bambini, un uomo devoto alla propria famiglia e al proprio Paese, orgoglioso sostenitore della Libertà. È stato ucciso durante un incontro pubblico, mentre difendeva le proprie idee. È terribile: non si può morire in questo modo. Una preghiera per lui e un commosso abbraccio alla sua famiglia”.

Attivista conservatore e promotore di iniziative vicine a Donald Trump, Charlie Kirk lascia un’eredità controversa ma di grande impatto nel panorama politico americano.