Lord Peter Mandelson è stato sollevato dall’incarico di ambasciatore britannico negli Stati Uniti in seguito alle recenti rivelazioni sui suoi legami con il defunto finanziere Jeffrey Epstein. La decisione, presa dal primo ministro Keir Starmer, è stata ufficializzata in una nota del Foreign Office firmata dalla neoministra degli Esteri Yvette Cooper.
Mandelson, 71 anni, era stato nominato ambasciatore a Washington lo scorso anno con l’obiettivo di consolidare la cosiddetta “special relationship” tra Regno Unito e Stati Uniti, in particolare nel rapporto con l’amministrazione Trump. La sua designazione aveva suscitato fin da subito dibattiti, ma aveva ricevuto il pieno sostegno di Starmer.
L’ultimo ciclo di critiche si è innescato dopo l’emergere di nuove e dettagliate corrispondenze dalla stampa statunitense, che documentano la frequentazione di Mandelson con Epstein. In particolare, tra le email spuntate emerge il suggerimento dell’ex ambasciatore a “combattere” contro la giustizia americana al momento della condanna di Epstein in Florida, nel 2008, per sfruttamento sessuale di minorenni.
Mandelson aveva provato a stemperare la bufera rinviando un nuovo “mea culpa” per quei contatti e dichiarando di essere stato “ingannato” dall’ormai defunto faccendiere. In passato aveva inoltre descritto il loro rapporto come quello tra “migliori amici” e sostenuto: “Allora credevo nella sua innocenza”.
Fino a mercoledì, Starmer aveva ribadito in Parlamento la sua fiducia nell’ex ministro, respingendo le richieste di dimissioni provenienti dai banchi dell’opposizione Tory e riconoscendo le perplessità anche all’interno della maggioranza laburista.
Nella nota del Foreign Office si legge che, “alla luce delle ulteriori informazioni sulle email scritte da Peter Mandelson, il primo ministro ha chiesto alla ministra degli Esteri di ritirarlo come ambasciatore con effetto immediato. Queste email mostrano una relazione più ampia e profonda fra Peter Mandelson e Jeffrey Epstein di quanto non sapessimo al tempo della sua nomina: in particolare riguardo al suggerimento di Mandelson a Epstein di resistere alla giustizia americana nel 2008.”