Il conflitto in Medioriente è arrivato al 707° giorno, mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha emesso una dichiarazione in cui condanna gli attacchi al Qatar senza menzionare Israele.
Cresce nel frattempo la tensione tra Tel Aviv e Madrid: il governo spagnolo ha definito «falsi e calunniosi» i commenti postati su X dall’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e ha evidenziato che «il popolo spagnolo è amico del popolo di Israele e del popolo di Palestina».
Netanyahu aveva dichiarato: «Il primo ministro spagnolo Sanchez ha dichiarato che la Spagna non può fermare la battaglia di Israele contro i terroristi di Hamas perché la Spagna non possiede armi nucleari. Questa è una minaccia genocida palese contro l’unico Stato ebraico al mondo». In occasione della firma di un progetto di insediamento in Cisgiordania occupata, il premier ha aggiunto che non verrà istituito alcuno Stato palestinese.
Sul fronte europeo, l’Eurocamera ha approvato con 305 voti a favore, 151 contrari e 122 astensioni una risoluzione comune sulla crisi umanitaria a Gaza, invitando gli Stati membri a «valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina». È la prima volta in oltre un anno che una risoluzione di maggioranza sulla crisi nella Striscia ottiene l’approvazione in aula.