LND e Honda avviano un progetto per l’educazione stradale dei giovani

Honda Italia Industriale, Honda Motor Europe Ltd – Italia e la Lega Nazionale Dilettanti hanno siglato un protocollo d’intesa per lanciare “Campioni di responsabilità”, un’iniziativa rivolta ai giovani calciatori di età compresa tra i 10 e i 16 anni tesserati presso le società affiliate alla LND. L’accordo è stato firmato nello stabilimento Honda di Val […]

Honda Italia Industriale, Honda Motor Europe Ltd – Italia e la Lega Nazionale Dilettanti hanno siglato un protocollo d’intesa per lanciare “Campioni di responsabilità”, un’iniziativa rivolta ai giovani calciatori di età compresa tra i 10 e i 16 anni tesserati presso le società affiliate alla LND. L’accordo è stato firmato nello stabilimento Honda di Val di Sangro.

Il progetto mira a integrare l’impegno per la sicurezza stradale di Honda, attraverso il programma Zero Fatality che punta a eliminare le vittime nei sinistri con i suoi veicoli entro il 2050, con la dimensione educativa e sociale del calcio dilettantistico, già promossa dalla LND con “Quarto Tempo”.

Alla firma erano presenti, per la LND, il presidente Giancarlo Abete e il vicepresidente della FIGC Daniele Ortolano; per il comitato abruzzese della LND, il presidente Concezio Memmo, la vicepresidente vicaria Laura Tinari e il vicepresidente Salvatore Vittorio; per Honda, il director di Honda Italia Industriale Marcello Vinciguerra e il general manager Motorcycle Division HME-IT William Armuzzi; con loro l’assessore regionale Roberto Santangelo, con delega alla Formazione, Istruzione, Ricerca, Sociale e Cultura.

“Siamo qui a testimoniare l’incontro tra due eccellenze del nostro Paese, il mondo dell’impresa e quello dello sport. Dove c’è opportunità c’è anche responsabilità: la LND può contare su 60mila squadre e oltre un milione e centomila tesserati, più di 700mila dei quali rientrano nella fascia d’età interessata dal progetto. Quella con Honda è un’alleanza significativa, che unisce obiettivi comuni partendo da DNA diversi”, ha dichiarato il presidente Abete.

Il vicepresidente FIGC Daniele Ortolano ha aggiunto: “Questo progetto è rivolto a tanti ragazzi ai quali vogliamo insegnare non solo i limiti, ma soprattutto la consapevolezza. Troppi giovani che facevano parte delle nostre società sportive hanno perso la vita prematuramente in incidenti stradali: è per loro che oggi lanciamo un’azione che auspichiamo sia capillare”.

Per l’assessore Santangelo l’iniziativa assume un valore educativo: “Essere comunità educante vuol dire prendersi cura dei nostri ragazzi, futuro della società. Oggi qui stiamo pensando a loro, mettendo insieme calcio, motori e formazione. Con Campioni di responsabilità si insegnano ai giovani le regole, i pericoli, i limiti in una società in cui anche i social spesso spingono a superarli. Giocare a calcio come guidare una moto è bello, ma è fondamentale rispettare le regole. L’Assessorato alla Formazione e all’Istruzione può scendere in campo implementando questo progetto, così da raggiungere e sensibilizzare un numero ancora maggiore di ragazzi”.

Marcello Vinciguerra ha rimarcato l’opportunità di estendere l’iniziativa al mondo scolastico: “Abbiamo l’opportunità di colmare un gap sull’educazione civica, perché la sicurezza stradale significa pensare al plurale: non siamo soli nel traffico ma interagiamo con tutta la comunità. Ci sono tante assonanze tra LND e Honda, questa è solo il punto di partenza di un percorso da coltivare insieme”.

William Armuzzi ha infine sottolineato l’importanza di formazione ed esperienza: “I numeri non mentono: il mondo delle due ruote è sempre più importante per la nostra società, con richieste di patenti in costante aumento. Ma c’è una grande differenza tra saper andare in moto e saper portare una moto nel traffico: per questo servono formazione ed esperienza, perché l’obiettivo è arrivare al 2050 con Zero Fatality. La partnership con la LND è un’opportunità fondamentale per raggiungere più ragazzi possibile e dare loro strumenti concreti per tutelarsi. Grazie a questo progetto possiamo davvero salvare delle vite”.

Con la firma apposta da Concezio Memmo prende ufficialmente avvio il percorso condiviso, che mette al centro la sicurezza dei giovani e il valore dello sport come veicolo di crescita e responsabilità.