La guerra in Ucraina è giunta al giorno 1.297, mentre sul fianco orientale dell’Alleanza Atlantica si prepara un nuovo dispiegamento. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha annunciato l’avvio imminente della missione Eastern Sentry, alimentata da risorse messe a disposizione da numerosi Paesi membri. Tra gli asset previsti, un’attenzione particolare sarà dedicata alla difesa contro l’impiego dei droni.
L’incidente dei droni russi in territorio polacco ha alimentato un confronto diplomatico fra Stati Uniti e Polonia. “Potrebbero essere stati un errore”, ha affermato il presidente americano Donald Trump, riferendosi all’attacco senza pilota. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha risposto secco: “Anche noi avremmo voluto che l’attacco con i droni alla Polonia fosse stato un errore. Ma non lo è stato. E lo sappiamo bene.”
Sul fronte politico, emerge la proposta di istituire una no-fly zone tra Romania e Ucraina. In parallelo, l’Unione Europea ha convocato gli ambasciatori di Russia e Bielorussia a Bruxelles. Dal Cremlino, però, si ribadisce che Mosca “non minaccia i Paesi europei” e che sono invece “gli altri a muoversi verso i confini russi”. Nel frattempo, sono sospesi i negoziati diretti con Kiev.
Intervistato da Fox News, Trump ha lanciato un avvertimento al presidente russo: “La pazienza con Putin si sta esaurendo velocemente”.
A livello regionale, Varsavia ha disposto il trasferimento di circa 40.000 soldati lungo i confini orientali in risposta alle esercitazioni congiunte “Zapad 2025” di Russia e Bielorussia. Contestualmente, la Polonia ha chiuso da mezzanotte tutti i valichi di frontiera con Minsk, mentre Mosca e Minsk proseguono le proprie manovre militari.