Nel corso delle ultime settimane, vaste aree del Sud Sudan sono state investite da un nuovo ciclo di inondazioni che ha spinto circa 100.000 persone a lasciare le proprie abitazioni. A lanciare l’allarme è l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), che indica come questa cifra possa arrivare a quadruplicarsi entro la fine dell’anno se le precipitazioni continueranno a intensificarsi.
La situazione è aggravata dal contesto politico interno: il fragile accordo di pace tra il presidente Salva Kiir e il vicepresidente Riek Machar rischia di sfaldarsi sotto la pressione del conflitto in corso. L’ONU sottolinea come l’emergenza umanitaria generata dalle inondazioni si intrecci con le tensioni politiche, ostacolando l’accesso agli aiuti e complicando gli sforzi di ripresa.
Secondo l’UNHCR, la combinazione di territorio allagato e instabilità governativa potrebbe compromettere gravemente la sopravvivenza di centinaia di migliaia di persone. L’agenzia invita la comunità internazionale a potenziare il supporto logistico e finanziario per far fronte all’emergenza e prevenire un’escalation del disagio umanitario.