La Casa Circondariale di Pescara è al centro di un nuovo appello del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) per fronteggiare criticità strutturali e organizzative. In una nota indirizzata al Ministero della Giustizia e all’Amministrazione Penitenziaria, firmata dal segretario generale Donato Capece, il sindacato sollecita l’assegnazione di un direttore e di un comandante di reparto titolari, attualmente sostituiti da reggenti presenti solo due o tre giorni a settimana.
La richiesta nasce dal quadro emerso durante una visita di qualche settimana fa, promossa dai sindacalisti locali e dal segretario regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Ninu. Nonostante le sollecitazioni, spiega Capece, “la gestione dell’Istituto non ha registrato alcun miglioramento”. Il sovraffollamento è allarmante: 389 detenuti a fronte di 276 posti regolamentari. Il personale di Polizia Penitenziaria conta invece 119 unità in servizio rispetto alle 166 previste, con un deficit di 47 agenti.
Secondo il segretario SAPPE, l’assenza di figure dirigenziali stabili aggrava la situazione: “Gli attuali vertici carcere sono presenti unicamente in qualità di reggenti e, pertanto, distaccati da altri penitenziari, con presenza limitata a due o tre giorni la settimana. Il personale civile e di Polizia Penitenziaria rimasto in sede, comprensibilmente, ritiene di essere completamente abbandonato, anche perché un carcere complesso come quello di Via San Donato non può in alcun modo essere privo di un Comandante e di un Direttore titolari”.
Oltre a invocare un potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria, il SAPPE chiede “di avviare con urgenza una ricognizione volta ad individuare un Comandante e un Direttore titolari da destinare stabilmente alla Casa Circondariale del capoluogo abruzzese”.