Un suggestivo show cooking al complesso di San Colombo a Barisciano ha animato il secondo dei quattro appuntamenti dedicati al ventennale dello Zafferano dell’Aquila DOP. Nella chiesa sconsacrata della storica dimora, over cento ospiti hanno assistito alle preparazioni degli chef Matteo Di Panfilo, del Podere Santa Lucia di Tossicia, e Stefano Ferrauti, del Relais Magione Papale dell’Aquila, accompagnate da interventi di istituzioni, esperti e protagonisti del territorio.
Ad aprire l’iniziativa è stato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eramo, originario di Barisciano. “Vent’anni fa fu fatta una scelta di grande lungimiranza, una visione che nel tempo ci ha spinti ad aumentare con crescente impulso le procedure di tracciabilità dei nostri prodotti di eccellenza, perché più certifichiamo e più siamo riconoscibili. Lo Zafferano è un pezzo di storia importante di un territorio ricco di potenzialità, che continueremo a tutelare e promuovere con impegno”. D’Eramo ha ricordato inoltre gli investimenti del governo nel settore agricolo: “In due anni sono già stati stanziati 11 miliardi per l’agricoltura, un comparto vivo e vitale che per noi rappresenta passato e futuro”.
Tra i relatori il presidente del GAL Gran Sasso Velino e sindaco di Navelli, Paolo Federico, che ha sottolineato: “Vedere la sala stracolma è un’emozione fortissima. L’attenzione riservata dalla politica ci dà soddisfazione e rinnovate speranze per i nostri produttori. Lo Zafferano non è solo cucina, colorante, storia, è anche medicina, cosmesi, simbolo e futuro di un territorio intero. Ora tutti uniti per una missione: dobbiamo continuare a crescere”. Il sindaco di Barisciano, Fabrizio D’Alessandro, ha aggiunto: “Queste sono iniziative importanti perché ci consentono di far conoscere un prodotto che vogliamo rappresenti anche il futuro, oltre al passato, della nostra terra e per questo ci impegniamo a sostenere chi produce Zafferano. Dopo la ricostruzione materiale è finalmente cominciata quella sociale, continuiamo a lavorare tutti insieme nella stessa direzione”.
La regista Cinzia TH Torrini, fresca dal Film Festival di Calascio, ha dichiarato: “Quando mi hanno invitata sono arrivata correndo, perché per me lo Zafferano è davvero unico, il migliore del mondo”. Il giornalista e gastronomo Antonio Paolini, “aquilano, nato a cento metri da Piazza Duomo”, ha ripercorso aneddoti legati alla fama internazionale della spezia: “Il primo aneddoto che mi viene in mente è legato a Gualtiero Marchesi che, scoprendo le mie origini, dice ‘tu sei lo Zafferano’. E poi nei vicoli di Genova, tra le strade di De André… quando chiedo dello Zafferano, mi propone uno iraniano e il suo preferito in assoluto: il nostro”.
L’imprenditrice Fiorella Bafile ha illustrato l’evoluzione di Tindora Cosmetics nata nel 2017 grazie a uno studio con l’Università dell’Aquila: “Oggi sappiamo che è un antiossidante, rivitalizzante, antinfiammatorio e anche antitumorale. È nato un accordo quadro con l’università e abbiamo dato vita alla nostra azienda cosmetica, con prodotti per la cura della persona, donne e uomini”.
Sul fronte gastronomico, Di Panfilo e Ferrauti hanno proposto ricette che coniugano tradizione e innovazione, valorizzando lo Zafferano insieme ad altri prodotti regionali, mentre Vincenzo Ambrosini, docente di Enogastronomia e Sala e vendita dell’Istituto Alberghiero dell’Aquila, ha coordinato la brigata d’eccezione dell’Unione regionale cuochi d’Abruzzo.
Dopo gli eventi del 5 e 9 settembre a Navelli e San Pio delle Camere, la chiusura del programma è fissata per venerdì 19 settembre, alle 15.30, con il convegno “Lo Zafferano dell’Aquila DOP: tra tradizione e innovazione” nella sala Ipogea del Consiglio Regionale dell’Abruzzo.
L’iniziativa è promossa dal GAL Gran Sasso Velino, in collaborazione con la Regione Abruzzo, l’Assessorato all’Agricoltura, la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e la Fondazione Carispaq, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Abruzzo 2014-2022 (Sottomisura 19.3).