Il conflitto in Medio Oriente ha raggiunto oggi il 709° giorno di scontri. Durante la mattinata, il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha fatto tappa a Gerusalemme per un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu. I due si sono recati insieme al Muro del Pianto, simbolo della fede e dell’identità ebraica, in un gesto di sostegno diplomatico a Israele.
Sul fronte militare, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno reso noto di aver colpito un grattacielo nella città di Gaza, ritenuto base operativa di militanti di Hamas. Nella stessa operazione è stata distrutta l’università di Gaza City, struttura che l’esercito definisce parte della rete logistica del movimento islamista.
Parallelamente, l’IDF ha schierato centinaia di carri armati lungo il perimetro della Striscia di Gaza, segnalando l’imminente avvio di una nuova offensiva su larga scala. Il governo israeliano ha inoltre denunciato che diversi esponenti di Hamas hanno approfittato dei drammatici spostamenti di popolazione per lasciare il territorio sotto controllo dell’organizzazione.
La situazione resta estremamente tesa, con prospettive di ulteriori escalation che minacciano di prolungare il ciclo di violenze e instabilità nella regione.