Al 1.298° giorno del conflitto ucraino, il premier polacco Donald Tusk ha annunciato la cessazione dello stato di allerta lungo il confine orientale della Polonia, dove caccia nazionali e alleate erano decollati in risposta a una presunta minaccia. Su X, Tusk ha dichiarato: “La minaccia è stata scongiurata. Grazie a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’operazione, sia in aria che a terra. Restiamo vigili”.
Nel frattempo il ministero della Difesa romeno ha reso noto che lo spazio aereo del Paese è stato violato da un drone durante un attacco russo alle infrastrutture in Ucraina, un episodio che solleva ulteriori timori sulla sicurezza dei cieli nei dintorni del teatro bellico.
Sul fronte diplomatico e politico internazionale, l’ex presidente Usa Donald Trump ha esortato “I Paesi membri della Nato” a “smettano di acquistare petrolio russo e impongano dazi dal 50% al 100% anche alla Cina”. “Se fanno come dico io – ha aggiunto il presidente Usa – la guerra finirà rapidamente”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto la proposta di un incontro trilaterale avanzata da Trump, a patto che si svolga “di un incontro trilaterale con Vladimir Putin, ma deve essere a livello di leader e non di team tecnici”.