Al largo delle coste libiche, lo scorso 14 settembre, un’imbarcazione con a bordo 75 rifugiati sudanesi ha preso fuoco, causando la morte di almeno 50 persone. L’incidente è stato confermato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che ha immediatamente allertato le autorità marittime locali.
L’agenzia Onu, presente nella zona, ha prestato assistenza medica ai sopravvissuti trasportati in porto. «Profondamente addolorata per la tragica perdita di vite umane», l’Oim ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime, sottolineando le condizioni critiche in cui versavano i migranti al momento dell’incidente.
Rinnovando l’appello alla comunità internazionale, l’Organizzazione ha ricordato che «È necessario un intervento urgente per porre fine a simili tragedie in mare», rimarcando la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e soccorso lungo le rotte migratorie del Mediterraneo.