Crisi di singhiozzo e ipotensione: Bolsonaro ricoverato d’urgenza in Brasile

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato trasferito d’urgenza in un ospedale di Brasilia, scortato dalla polizia penale, dopo aver manifestato singhiozzo persistente, vomito e forte ipotensione. A renderlo noto è stato il figlio maggiore, Flávio Bolsonaro, che sulla propria pagina ufficiale di X ha chiesto “le preghiere di tutti” affinché le condizioni del padre […]

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato trasferito d’urgenza in un ospedale di Brasilia, scortato dalla polizia penale, dopo aver manifestato singhiozzo persistente, vomito e forte ipotensione. A renderlo noto è stato il figlio maggiore, Flávio Bolsonaro, che sulla propria pagina ufficiale di X ha chiesto “le preghiere di tutti” affinché le condizioni del padre non risultino gravi.

Secondo fonti sanitarie citate dai principali media nazionali, gli ultimi esami diagnosticano a Bolsonaro anemia da carenza di ferro, tracce di polmonite da broncoaspirazione e la rimozione di otto lesioni cutanee, per le quali ha ricevuto infusioni di ferro per via endovenosa. L’ex capo di Stato sta inoltre seguendo terapie per ipertensione, reflusso gastroesofageo e misure preventive contro la broncoaspirazione. I medici che lo hanno visitato riferiscono un quadro generale fragile e un’alimentazione giudicata insufficiente.

Il ricovero arriva pochi giorni dopo la condanna emessa dalla Corte Suprema a 27 anni e tre mesi di reclusione nei confronti di Bolsonaro, riconosciuto colpevole di aver orchestrato un tentativo di colpo di Stato con l’obiettivo di bloccare l’insediamento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva dopo le elezioni del 2022. Dal 4 agosto l’ex presidente si trova agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul presunto piano golpista, e questa è la terza volta che lascia la propria abitazione per esigenze sanitarie.

La scorsa settimana il ministro della Corte Suprema Alexandre de Moraes aveva chiesto alle autorità competenti un rapporto dettagliato sulle modalità di scorta e trasporto di Bolsonaro, sottolineando che il trasferimento non rispettava pienamente le condizioni previste per la detenzione domiciliare.