La procura della contea di Utah ha annunciato l’intenzione di richiedere la pena capitale per Tyler Robinson, 22 anni, accusato dell’omicidio dell’influencer di estrema destra Charlie Kirk. Tra le imputazioni a suo carico figura l’omicidio aggravato, reato che prevede la pena di morte in caso di condanna, oltre ad accuse relative all’uso illecito di arma da fuoco, alla subornazione di testimoni e all’intralcio alla giustizia.
Robinson è attualmente detenuto senza possibilità di rilascio su cauzione. La sua prima udienza, tenutasi in videocollegamento dal carcere di Provo, Utah, lo ha visto apparire calmo e collaborativo: ha confermato le proprie generalità e ascoltato in silenzio la lettura delle accuse, compresa la dichiarazione del pubblico ministero sulla volontà di puntare al massimo della pena. Al momento il 22enne non ha ancora scelto un avvocato difensore; il giudice gli ha comunque garantito la possibilità di avvalersi di un legale d’ufficio.
Il magistrato ha fissato la prossima udienza al 29 settembre e ha informato Robinson che rimarrà in cella senza cauzione per tutta la durata del procedimento, notizia alla quale l’imputato ha reagito con un semplice cenno di assenso.
“L’omicidio di Charlie Kirk è una tragedia per il Paese: è stato assassinato mentre esercitava uno dei nostri diritti più sacri, quello della libertà di espressione”, ha dichiarato il procuratore Jeff Gray. Secondo il pubblico ministero, il gesto di Robinson ha rischiato di mettere in pericolo anche altri presenti: il proiettile che ha colpito Kirk è infatti passato vicino ad alcuni astanti, tra cui dei bambini e una persona che aveva rivolto domande all’attivista poco prima della sparatoria, circostanza considerata un’aggravante ai fini delle accuse.