Sderot: binocolo a pagamento per l’osservazione dei raid su Gaza

Sulla sommità di una collina nei pressi di Sderot, nel sud di Israele, è stato installato un binocolo a pagamento che permette di osservare in tempo reale i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Come fosse un’attrazione, gruppi di studenti delle scuole locali si alternano davanti allo strumento ottico, in attesa di captare il momento in […]

Sulla sommità di una collina nei pressi di Sderot, nel sud di Israele, è stato installato un binocolo a pagamento che permette di osservare in tempo reale i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Come fosse un’attrazione, gruppi di studenti delle scuole locali si alternano davanti allo strumento ottico, in attesa di captare il momento in cui un missile israeliano raggiunge un edificio oltre il confine.

“Provo soddisfazione quando succede, vorrei vedere più cosa come queste. Loro vogliono ucciderci tutti”, confessa uno dei ragazzi, sintetizzando il sentimento di paura e ostilità che serpeggia tra una parte della popolazione di Sderot, abitata da persone abituate da anni ai lanci di razzi.

Tuttavia, il sostegno alle azioni militari non è unanime. All’interno della società israeliana – e perfino nella stessa Sderot – esistono voci critiche nei confronti dell’escalation armata promossa dal governo guidato da Benjamin Netanyahu. Tra queste si distingue il movimento “Standing Together”, che si propone di creare un punto di incontro tra cittadini arabi ed ebrei israeliani, sostenendo che pace e coesistenza rappresentino l’unica via per interrompere il ciclo di violenza.

In un territorio segnato da anni di conflitto, l’immagine di giovani spettatori trasformati in testimoni diretti della guerra diventa simbolo di una divisione profonda tra il desiderio di sicurezza e la ricerca di dialogo. Mentre alcuni trovano nel binocolo un modo per affrontare la realtà attraverso l’osservazione diretta degli attacchi, altri lavorano per costruire ponti e alternative non armate al confronto bellico.