Nel Darfur, un attacco condotto con un drone da parte di milizie paramilitari sudanesi ha provocato la morte di 75 persone all’interno di una moschea ubicata in un campo per sfollati. Secondo un gruppo umanitario attivo sul posto, l’ordigno è esploso mentre si svolgevano le preghiere, causando anche numerosi feriti.
Le autorità del campo stanno affrontando un’immediata crisi umanitaria, con posti di prima assistenza già al limite della capacità. I soccorsi, coordinati dagli operatori umanitari, faticano a coprire il numero elevato di vittime e dei feriti gravi.
Il Sudan è teatro di scontri fin dall’aprile 2023, quando le Forze armate regolari e i gruppi paramilitari si sono fronteggiati per il controllo del Paese. Il Darfur, regione già provata da anni di tensioni, ha subito un’ulteriore escalation di violenza.
Le comunità di sfollati, prive di adeguata protezione, restano esposte a attacchi indiscriminati. Gli operatori umanitari chiedono un rafforzamento delle misure di sicurezza nei campi per garantire assistenza e prevenire nuove stragi.