La vicenda di Ron Arad è tornata al centro dell’attenzione dopo che Hamas, diffondendo un’immagine dei 48 ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza, li ha tutti associati al nome dell’ufficiale di cui si sono perse le tracce trentasei anni fa.
Arad, nato a Hod HaSharon nel 1958, prestava servizio nell’Aeronautica israeliana quando, il 16 ottobre 1986, il suo F-4 Phantom II subì gravi danni per l’esplosione prematura di una bomba durante una missione sul Libano. Mentre il pilota Yishai Aviram fu recuperato dall’esercito, Arad cadde in mano alla milizia sciita Amal, dando inizio a un mistero mai risolto.
Nei mesi successivi alla cattura, l’ufficiale fece giungere tre lettere e comparve in due fotografie che ne attestavano la sopravvivenza. Nel 1988 il canale libanese LBC trasmise un filmato che lo mostrava in custodia dei suoi rapitori. Da allora, di lui non si seppe più nulla di certo.
Le ipotesi sul suo destino sono molteplici: alcuni sostengono che Arad sia deceduto negli anni Novanta a causa di una malattia, altri che sia stato torturato e sepolto subito dopo la cattura. Anni dopo, Hezbollah riportò la notizia di un tentativo di fuga finito tragicamente, ma nessuna di queste piste ha mai condotto al ritrovamento del suo corpo.
Israele non ha mai smesso di cercarlo: i servizi segreti hanno messo in atto operazioni di intelligence, inclusi sequestri di esponenti sciiti per estorcere informazioni, e missioni clandestine oltre confine. Nel 2021 l’allora premier Naftali Bennett dichiarò pubblicamente un’azione del Mossad in Siria che avrebbe coinvolto un generale iraniano, tuttavia senza esiti.
Al di là degli sforzi militari e diplomatici, il nome di Arad è divenuto un simbolo nazionale: marce commemorative, iniziative civili e persino canzoni gli sono state dedicate. L’associazione “Nato per la libertà”, fondata nel 1992, ha proposto una ricompensa di un milione di dollari per chi fornisse notizie utili. Ogni anno migliaia di persone sfilano a Hod HaSharon, sua città natale, per tenere viva la memoria del loro concittadino scomparso.