Charlie Kirk: esequie in stadio con Trump, FBI smentisce legami politici dell’assassino

Lo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, ospita questa sera i funerali di Charlie Kirk, 31 anni, figura di spicco del movimento conservatore statunitense e fondatore di Turning Point USA. La cerimonia, dal titolo “Building a Legacy: Remembering Charlie Kirk”, prenderà avvio alle 20:00 ora italiana (11:00 locali), con apertura dei cancelli fissata alle […]

Lo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, ospita questa sera i funerali di Charlie Kirk, 31 anni, figura di spicco del movimento conservatore statunitense e fondatore di Turning Point USA. La cerimonia, dal titolo “Building a Legacy: Remembering Charlie Kirk”, prenderà avvio alle 20:00 ora italiana (11:00 locali), con apertura dei cancelli fissata alle 17:00. L’allerta sicurezza è massima: controlli in stile aeroportuale, divieto di borse e armi e dispiegamento congiunto di forze locali, federali e del Secret Service, per garantire l’ordine in un impianto da oltre 70.000 posti.

Charlie Kirk è stato ucciso lo scorso 10 settembre all’università dello Utah da colpi di fucile di precisione sparati da Tyler Robinson, 22 anni, fermato subito dopo. Secondo fonti federali, l’aggressore non aveva legami accertati con gruppi di sinistra radicale: avrebbe agito per motivi “offensivi” nei confronti delle idee politiche di Kirk, lamentando di aver “avuto abbastanza dell’odio” dell’attivista. Le indagini dell’FBI proseguono senza riscontri su reti organizzate, mentre vengono monitorati eventuali rischi collegati all’evento funebre.

Tra i partecipanti annunciati figurano l’ex presidente Donald Trump, che ha contribuito direttamente alla stesura del proprio intervento, il vicepresidente JD Vance, il senatore Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il consigliere Stephen Miller. Sul palco saliranno inoltre Robert F. Kennedy Jr., Tulsi Gabbard, Tucker Carlson, Donald Trump Jr. e altri esponenti conservatori. Al programma si aggiungono momenti musicali con Chris Tomlin, Brandon Lake, Phil Wickham e Kari e Cody Carnes.

Erika Kirk, vedova dell’attivista e da poco nominata CEO di Turning Point USA, introdurrà Trump e assumerà formalmente la guida dell’organizzazione. Nelle sue poche uscite pubbliche si è mostrata priva di velo nero e di emozioni esteriori plateali, ma determinata: “Il movimento costruito da mio marito non morirà”, ha affermato in un discorso commosso.

Sul fronte politico, l’omicidio ha suscitato condanne trasversali, ma ha anche acuito le divisioni: alla Camera dei Rappresentanti una risoluzione repubblicana per onorare Kirk è stata respinta da 58 deputati democratici, mentre sui social proliferano teorie cospirazioniste prive di fondamento. Trump ha puntato il dito contro “la sinistra radicale”, denunciando i democratici che hanno bocciato la risoluzione: “Chi può votare contro una condanna per un assassinio?”, ha detto. Nel frattempo l’amministrazione ha intrapreso azioni disciplinari—dal ritiro del visto a stranieri sospetti fino al licenziamento di insegnanti e giornalisti—misure che hanno riacceso il dibattito sul Primo Emendamento.