Una serie di ritardi e cancellazioni nei principali aeroporti europei è stata causata da un presunto attacco informatico ai sistemi di check-in. Da venerdì sera le compagnie aeree hanno dovuto adottare procedure manuali dopo che il software fornito da Collins Aerospace, specialista nella gestione dei dati per il traffico aereo, è risultato compromesso.
Secondo i dati della società Cirium, tra sabato e domenica mattina sono state cancellate 73 partenze complessive tra Londra Heathrow, Berlino e Bruxelles. Solo sabato si sono registrate 35 cancellazioni, seguite da altre 38 entro la metà di domenica.
A Heathrow, oltre 130 voli hanno accumulato ritardi di almeno 20 minuti entro le 11:00 di domenica e 13 partenze sono state cancellate sabato. Un portavoce dell’aeroporto ha sottolineato che “il problema di fondo era al di fuori della nostra influenza” e ha annunciato l’impiego di personale aggiuntivo per contenere i disagi.
All’aeroporto di Bruxelles-Zaventem tutti gli oltre 80 voli in programma entro mezzogiorno di domenica hanno subito ritardi compresi tra 15 minuti e 4 ore, e 20 partenze sono state soppresse. Il gestore ha definito la situazione “operazioni aeroportuali difficili” e ha invitato le compagnie aeree a ridurre del 50% i voli in partenza, estendendo la richiesta anche alla giornata di lunedì.
A Berlino, sempre entro mezzogiorno di domenica, più di 70 voli hanno registrato ritardi, benché alcuni siano partiti regolarmente. Sul sito dello scalo tedesco si legge: “A causa di un’interruzione dei sistemi di un fornitore di servizi, i tempi di attesa sono più lunghi”.
Il ritorno al check-in manuale ha inevitabilmente rallentato le operazioni di registrazione e imbarco, prolungando i tempi di attesa e posticipando le partenze. Per limitare i disagi, gli aeroporti consigliano ai passeggeri di verificare lo stato del proprio volo sui canali ufficiali, di recarsi in aeroporto solo se la partenza è confermata e di completare il check-in online quando possibile. Rimangono valide le raccomandazioni di arrivare con almeno due ore di anticipo per le destinazioni Schengen e tre per quelle extra-europee.
L’attacco informatico ha colpito un fornitore esterno specializzato nel trattamento dei dati aeronautici, mandando in tilt le procedure di registrazione e imbarco e costringendo gli scali coinvolti a misure straordinarie per garantire la prosecuzione dei voli.