Il conflitto in Medio Oriente è entrato nel 715° giorno con nuove tensioni sul fronte mediatico e militare.
Hamas ha diffuso un’immagine che ritrae i 47 ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza, indicandoli tutti con il nome di “Ron Arad”, il navigatore dell’Aeronautica Militare israeliana scomparso dal 1988. Accompagnata dalla scritta “A causa del rifiuto di Netanyahu e della capitolazione di Zamir, capo di Stato Maggiore delle Idf, un’immagine di commiato all’inizio dell’operazione militare a Gaza City”, la foto accusa il primo ministro israeliano di non voler negoziare un cessate il fuoco e il capo di Stato Maggiore di aver comunque portato avanti l’offensiva su Gaza City.
Nello stesso giorno, decine di migliaia di cittadini israeliani si sono radunati a Tel Aviv per chiedere il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e la fine delle ostilità.
Sul fronte internazionale, il Comitato per la Protezione dei Giornalisti ha denunciato che lo scorso 10 settembre 31 reporter e operatori dei media sono rimasti uccisi durante attacchi israeliani contro sedi di testate giornalistiche in Yemen.
Le forze armate israeliane hanno intanto reso noto di aver colpito circa 100 obiettivi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, tra cui tunnel sotterranei, depositi di armi e presunte cellule operative di gruppi integralisti. Secondo fonti ospedaliere citate da Al Jazeera, dall’alba sono stati registrati almeno 71 morti nella Striscia, di cui 56 nella sola città di Gaza.