Le autorità estoni hanno confermato che tre caccia MiG-31 russi hanno violato ieri lo spazio aereo nazionale, ignorando i segnali provenienti dagli F-35 italiani impegnati nella missione di pattugliamento Nato nel Baltico. Tallinn respinge la versione di Mosca, che nega l’incursione, e sottolinea come i dati radar e i contatti visivi avvalorino la propria ricostruzione. Secondo gli interlocutori estoni, l’episodio potrebbe rientrare in una strategia di disturbo volta a diluire l’attenzione e le risorse occidentali sul fronte ucraino.
Il conflitto in Ucraina ha toccato ieri quota 1.305 giorni, con scontri ancora intensi sul terreno e un impatto sempre più pesante sul quadro strategico europeo. Sul versante diplomatico, fonti del Cremlino citate da Bloomberg indicano che il presidente Vladimir Putin considererebbe il proseguimento dell’escalation militare la scelta più vantaggiosa, convinto al contempo che un’eventuale ripresa del sostegno americano a favore di Kiev sotto l’amministrazione di Donald Trump sia poco probabile.
Sul fronte ucraino, il presidente Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello agli alleati: “Basta perdere tempo”. In vista dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha annunciato un incontro con l’ex presidente Trump in programma la prossima settimana. L’intenzione è discutere delle garanzie di sicurezza da prevedere in un ipotetico accordo di pace con la Russia, nonché delle misure sanzionatorie che il governo ucraino chiede a Washington per mantenere alta la pressione su Mosca.