Netanyahu ribadisce il no a uno Stato palestinese; intensificati i voli sulla Global Sumud Flotilla

Il conflitto tra Israele e i gruppi armati palestinesi ha superato oggi il 716° giorno, mentre si intensificano sia le mosse diplomatiche sia le operazioni militari sul terreno. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la netta opposizione di Tel Aviv a un riconoscimento internazionale della Palestina: “uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l’esistenza dello […]

Il conflitto tra Israele e i gruppi armati palestinesi ha superato oggi il 716° giorno, mentre si intensificano sia le mosse diplomatiche sia le operazioni militari sul terreno.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la netta opposizione di Tel Aviv a un riconoscimento internazionale della Palestina: “uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l’esistenza dello Stato ebraico” e ha promesso di “combattere gli appelli alla creazione di un’entità nazionale palestinese davanti all’Onu”.

Dalla sponda occidentale, Canada e Regno Unito hanno ufficialmente riconosciuto lo Stato di Palestina, diventando i primi due membri del G7 a compiere tale passo. A questi si sono associati Belgio, Spagna, Francia e Australia, che hanno annunciato il loro sostegno diplomatico alla soluzione a due Stati.

Sul fronte militare, le Forze di Difesa israeliane hanno proseguito l’offensiva su Gaza City, colpendo obiettivi ritenuti strategici all’interno della Striscia. Non si registrano per ora comunicazioni ufficiali su vittime civili o militari da parte palestinese.

In Giordania, le autorità hanno riaperto parzialmente il valico di Allenby con la Cisgiordania, chiuso tre giorni fa in risposta a un attacco in cui erano rimasti uccisi due soldati israeliani. “Il valico è stato riaperto domenica solo per i viaggiatori, mentre il traffico dei camion merci rimane sospeso fino a nuovo avviso”, si legge in un comunicato ufficiale. Allenby rappresenta l’unico passaggio che i residenti palestinesi in Cisgiordania possono utilizzare per viaggiare all’estero senza transitare da Israele, che occupa il territorio dal 1967.

Nel frattempo, il movimento Hamas ha diffuso un’immagine propagandistica con i volti dei 47 ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza, etichettandoli tutti con il nome di “Ron Arad”, il navigatore dell’Aeronautica Militare israeliana disperso dal 1988.