Erik Siebert ha rassegnato le dimissioni da procuratore speciale incaricato di indagare sulla procuratrice di New York Letitia James e sull’ex direttore dell’FBI James Comey, dopo le pressioni del presidente Donald Trump.
A giustificazione della scelta, Trump ha dichiarato: “Non ha lasciato, l’ho licenziato”, sottolineando di averlo voluto “fuori” dall’incarico perché Siebert non aveva proceduto a incriminare i due funzionari, da tempo considerati suoi avversari.
Parallelamente, continua a infiammarsi il dibattito sulla sospensione del programma televisivo di Jimmy Kimmel. L’ex presidente Barack Obama aveva parlato di “coercizione governativa”, ipotizzando un intervento della Casa Bianca per silenziare il conduttore.
La portavoce presidenziale Karoline Leavitt ha negato qualsiasi coinvolgimento dell’amministrazione: “Non ha idea di cosa sta parlando, la decisione di sospendere Kimmel è stata presa da ABC. Posso assicurarvi che non è venuta dalla Casa Bianca e che non c’è stata alcuna pressione da parte di Trump”.
Critica anche la vicepresidente Kamala Harris, che ha parlato di “abuso di potere. L’amministrazione sta attaccando i critici e usando la paura come arma per mettere a tacere chi vuole parlare”.