Jet russi alle porte della Lettonia intercettati dalla Nato, diplomatici Ue pronti ad abbatterli; Mosca ammonisce sul pericolo di guerra; Trump si dice deluso da Putin.

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 1.310 senza segnali di arresto delle ostilità. Sul fronte internazionale, le tensioni si estendono anche nello spazio aereo e tra alleanze politiche. L’ex presidente statunitense Donald Trump ha espresso forte disappunto nei confronti di Vladimir Putin, definendo la campagna militare russa “duramente combattuta ma incapace di conquistare […]

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 1.310 senza segnali di arresto delle ostilità. Sul fronte internazionale, le tensioni si estendono anche nello spazio aereo e tra alleanze politiche.

L’ex presidente statunitense Donald Trump ha espresso forte disappunto nei confronti di Vladimir Putin, definendo la campagna militare russa “duramente combattuta ma incapace di conquistare praticamente alcun territorio”. “Penso che sia il momento per la Russia di fermarsi”, ha aggiunto.

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista a Axios, ha lanciato un monito ai funzionari del Cremlino: qualora il conflitto non si concluda, dovrebbero “assicurarsi di sapere dove si trova il rifugio antiaereo più vicino”. Al tempo stesso, ha chiarito di non voler condurre l’Ucraina in tempo di pace come suo obiettivo politico: “Il mio obiettivo è porre fine alla guerra, non continuare a candidarmi”.

Sul fronte europeo, il cancelliere tedesco Christian Lindner Merz ha sollecitato l’Unione a impiegare i beni russi congelati per rafforzare il sostegno militare a Kiev.

Nel frattempo il Comando Aereo Alleato della Nato ha riferito che due caccia Gripen ungheresi, impiegati nella missione Baltic Air Policing, sono decollati dalla base di Šiauliai in Lituania in risposta a un gruppo di aerei russi – un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 – avvistati in prossimità dello spazio aereo lettone. Mercoledì scorso, analoghi decolli sono stati effettuati da velivoli statunitensi per intercettare quattro aerei militari russi sorpresi vicino alle coste dell’Alaska.

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha condiviso la linea di Trump, sottolineando che gli Stati membri devono essere pronti, se necessario, ad abbattere droni e jet russi in caso di incursioni. Diplomatici europei a Mosca hanno avvertito il Cremlino di una possibile reazione “con tutte le sue forze” a ulteriori violazioni dello spazio aereo, compresa l’eventualità di abbattere velivoli russi.

In risposta, l’ambasciatore russo in Francia ha ammonito: “Se la Nato abbattesse i jet russi che violano il suo spazio aereo, sarebbe guerra”.