La Corea del Sud avverte che la Corea del Nord potrebbe aver accumulato fino a 2.000 kg di uranio altamente arricchito, frutto di un’espansione decisa delle sue capacità nucleari negli ultimi anni. La stima proviene dal ministro dell’Unificazione sudcoreano, Chung Dong-young, che in una conferenza stampa ha citato dati pubblici di esperti, rielaborati e diffusi dall’agenzia Yonhap.
Chung Dong-young ha sottolineato come Pyongyang abbia lavorato per accrescere “drasticamente” il proprio potenziale atomico, spingendo su centrifughe e infrastrutture dedicate alla produzione di materiale fissile. Secondo il ministro, in almeno quattro siti nordcoreani gli impianti di arricchimento dell’uranio sono tuttora operativi.
“È urgente uno stop. Anche in questo preciso momento, le centrifughe per l’uranio in quattro aree del Nord sono in funzione per accumulare materiale nucleare”, ha ammonito Chung, chiedendo un intervento internazionale per fermare l’avanzamento del programma atomico di Pyongyang.
In questo contesto, la ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Corea del Nord viene considerata da Seul una possibile “svolta” rispetto all’attuale impasse sul tema della denuclearizzazione del Paese eremita.