Da 722 giorni il conflitto in Medioriente prosegue senza soluzione di continuità. Nell’ambito delle iniziative diplomatiche, l’ex presidente USA Donald Trump ha presentato un’intesa in 21 punti per porre fine alle ostilità nella Striscia di Gaza. Il testo propone il ritiro graduale delle truppe israeliane, condizionato al rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla firma dell’accordo.
Secondo il quotidiano Haaretz, Hamas avrebbe espresso il suo via libera “in linea di principio” al piano, ma il movimento palestinese ha subito smentito la notizia: “Non lo abbiamo mai ricevuto”. Intanto, Trump ha fatto sapere su Truth: “Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo”.
Sul fronte umanitario, la Flotilla partita per la Striscia, dopo una tappa a Creta, ha ripreso il viaggio verso Gaza. Dalla Farnesina il ministro Antonio Tajani, in una telefonata alla portavoce Maria Elena Delia, ha avvertito degli eventuali pericoli legati a un’azione che sfidi il blocco navale: “Ho sconsigliato di forzare il blocco navale, è pericoloso”.
Gli attivisti del Global Movement to Gaza hanno confermato invece la loro disponibilità “a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza”.