Russia intensifica un raid notturno sull’Ucraina; Polonia chiude due aeroporti; nuovi droni segnalati in Danimarca

La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.313, segnato da un nuovo massiccio attacco aereo russo che ha colpito diverse aree, fra cui i dintorni di Kiev e la regione di Zaporizhzhia. Nel contesto di queste operazioni militari, vengono segnalati anche movimenti di droni russi in vari Paesi europei. Le autorità danesi hanno riferito […]

La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.313, segnato da un nuovo massiccio attacco aereo russo che ha colpito diverse aree, fra cui i dintorni di Kiev e la regione di Zaporizhzhia. Nel contesto di queste operazioni militari, vengono segnalati anche movimenti di droni russi in vari Paesi europei.

Le autorità danesi hanno riferito di aver avvistato droni non identificati nei cieli della Danimarca. Questi episodi hanno alimentato il dibattito sulle possibili incursioni di velivoli senza pilota in altri Stati membri dell’Alleanza atlantica.

Riguardo a tali rischi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che “l’Italia potrebbe essere la prossima”. Un’ipotesi però respinta dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che ha dichiarato: “Non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale e non credo che il nostro Paese sia un obiettivo militare”.

Dal canto suo, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha puntualizzato: “Non cerchiamo lo scontro, ma non esiteremo a intraprendere qualsiasi azione ritenuta necessaria per la nostra difesa collettiva”.

Nel frattempo, la Polonia ha disposto la chiusura dello spazio aereo sopra gli aeroporti di Lublino e Rzeszów, misura precauzionale in risposta alle tensioni crescenti nella regione.