Marsilio ad Assisi: l’Abruzzo benvenuto nel cuore spirituale d’Italia

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato oggi ad Assisi alle celebrazioni nazionali in onore di San Francesco, sottolineando il legame spirituale tra la sua regione e la città umbra. “L’Abruzzo si sente oggi accolto e abbracciato da Assisi. Per la nostra regione, terra che custodisce l’eredità di Celestino V, questa occasione rappresenta […]

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato oggi ad Assisi alle celebrazioni nazionali in onore di San Francesco, sottolineando il legame spirituale tra la sua regione e la città umbra. “L’Abruzzo si sente oggi accolto e abbracciato da Assisi. Per la nostra regione, terra che custodisce l’eredità di Celestino V, questa occasione rappresenta un legame ideale e spirituale tra due grandi figure: Francesco e Celestino, Assisi e L’Aquila, la Porziuncola e Collemaggio. È stato proprio il Papa che ha voluto chiamarsi Francesco a proclamare L’Aquila e la Basilica di Collemaggio come la Capitale del Perdono”, ha dichiarato Marsilio intervenendo in diretta televisiva Rai.

La giornata è iniziata con la visita ufficiale al sindaco di Assisi, Valter Stoppini, e alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, durante la quale Marsilio ha firmato il libro d’onore della città. Successivamente ha preso parte alla solenne celebrazione eucaristica nella Basilica di San Francesco, assieme al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Al momento più significativo della cerimonia la Lampada Votiva dei Comuni d’Italia è stata accesa dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, utilizzando l’olio offerto dalla Regione Abruzzo. “Oggi l’Abruzzo è onorato di essere qui – ha aggiunto il Presidente – cuore spirituale dell’Italia, per rappresentare l’intera Nazione davanti al suo Patrono”.

Marsilio ha poi ricordato che L’Aquila, custode delle spoglie di Celestino V, sarà Capitale italiana della Cultura nel 2026, riconoscimento simbolo della rinascita post-terremoto e della ricchezza del suo patrimonio storico e artistico. Ad Assisi, intanto, si avvicina l’ottavo centenario della morte di Francesco, che in Abruzzo trovò alcuni dei suoi primi seguaci e biografi.

In omaggio a questo legame, Abruzzo e Assisi hanno condiviso non solo l’olio dei propri uliveti, ma anche interventi di tutela del patrimonio artistico. “Abbiamo scelto di portare qui, ad Assisi, non solo l’olio dei nostri uliveti – ha proseguito Marsilio – ma anche segni tangibili di tutela e valorizzazione del patrimonio, contribuendo al restauro della loggetta di controfacciata della Basilica di Santa Maria degli Angeli e sostenendo il recupero di due dipinti settecenteschi raffiguranti San Francesco e Santa Chiara. L’olio votivo è stato portato in due anfore in ceramica aquilana, realizzate con le tecniche tradizionali del nostro artigianato artistico. Abbiamo portato le eccellenze dell’agroalimentare abruzzese, perché l’Abruzzo è terra di santi e di borghi, ma anche di sapori, di lavoro e di qualità”.

Il presidente regionale ha inoltre ringraziato il Governo e il Parlamento “che hanno votato per ripristinare a distanza di decenni la festività nazionale”. Riferendosi al Cantico delle Creature, composto 800 anni fa, ha auspicato che “questa giornata consacrata dal ricordo del Cantico delle Creature a ottocento anni dalla sua composizione, diventi stimolo e spinta universale verso la pace, in un tempo fragile e incerto, in cui i venti di guerra, vendetta e divisione continuano a soffiare in ogni parte del mondo. Che la lampada accesa oggi davanti al Santo continui a brillare come luce di speranza, come guida per i giovani, come segno di pace per l’Italia intera”.

L’invito finale di Marsilio è stato “L’Abruzzo vi aspetta, con la bellezza dei suoi paesaggi e la forza delle sue tradizioni! Terra di fede, cultura e ospitalità, tra mare e montagna, borghi e tradizioni pronta ad accogliervi con la sua storia millenaria, la sua gente e la sua bellezza”.

A precedere la cerimonia un corteo di gruppi folkloristici abruzzesi: le 8 Dame di Scanno, i 16 figuranti del Mastrogiurato di Lanciano, 4 rappresentanti del Laccio d’amore di Penna Sant’Andrea e 4 degli Sbandieratori di Popoli, accompagnati da circa 75 sindaci della regione.