Mense di Pescara, Toppetti chiede chiarezza sui fatti

Un sacchetto di pane servito nella mensa scolastica di Pescara è al centro di un’indagine comunale dopo la scoperta, avvenuta a casa di un alunno, di una mosca apparentemente viva all’interno della confezione. L’Amministrazione municipale non era stata informata né dalla scuola né dai genitori fino alla diffusione della notizia attraverso i media. Secondo l’assessore […]

Un sacchetto di pane servito nella mensa scolastica di Pescara è al centro di un’indagine comunale dopo la scoperta, avvenuta a casa di un alunno, di una mosca apparentemente viva all’interno della confezione. L’Amministrazione municipale non era stata informata né dalla scuola né dai genitori fino alla diffusione della notizia attraverso i media.

Secondo l’assessore Valeria Toppetti, l’assenza di segnalazioni ufficiali ha ritardato l’avvio delle verifiche e rischia di compromettere l’accertamento delle responsabilità, in particolare quelle del concessionario del servizio mensa. “Come già accaduto qualche mese fa, il Comune di Pescara non è stato informato del ritrovamento di un insetto in una busta di pane che, da quanto dichiarato alla stampa, è stata riportata a casa da un bambino. Solo a casa si sarebbe scoperto che nella busta servita in una mensa scolastica della città vi sarebbe una mosca, a quanto pare viva, stando al video prontamente girato alla stampa. Peccato che ad oggi, quando la notizia è stata già ampiamente diffusa, non sia pervenuta alcuna segnalazione dalla scuola. Nessuna segnalazione neanche nei giorni scorsi e neppure dai genitori del bambino né, tanto meno, dal gruppo di genitori di cui parla la stampa, gruppo di genitori che dovrebbe conoscere (e rispettare) le procedure.”

L’assessore sottolinea che la tardiva attivazione dei controlli rende difficile ricostruire con precisione le fasi in cui la confezione potrebbe essersi compromessa. “Purtroppo la conseguenza gravissima di queste mancate segnalazioni – che sono proceduralmente corrette – è che si compromettono significativamente la comprensione di quanto possa essere realmente accaduto. E questo perché tutte le attività partono solamente oggi, quindi in ritardo, a quanto sembra dopo giorni dal momento in cui il pane sarebbe stato servito a mensa, per cui l’esito delle procedure stesse rischia di essere minato al punto che potrebbe essere complicato ricostruire con assoluta certezza i fatti, per quanto attiene ad eventuali responsabilità legate al concessionario del servizio mensa (dato che il ritrovamento non sarebbe avvenuto a scuola ma a casa).”

Tra le questioni ancora aperte, spiega Toppetti, quelle riguardano lo stato del sacchetto al momento della consegna: “Gli interrogativi a cui rispondere sono molteplici: la busta del pane che vediamo nel video girato alla stampa era sigillata o meno quando è arrivata a scuola? E l’insetto era già al suo interno? O, forse, la confezione è danneggiata? E se è danneggiata, potrebbe essersi aperta in un secondo momento, favorendo l’ingresso dell’insetto nella busta? Magari durante il trasporto, o forse a casa?”

Per chiarire i fatti, nella giornata odierna l’assessore ha attivato procedure di controllo e monitoraggio insieme agli uffici comunali, convocando la concessionaria del servizio mensa. Quest’ultima ha immediatamente coinvolto il panificio fornitore e il direttore esecutivo del contratto (Dec). “In ogni caso nella giornata di oggi, e dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stampa, ho messo in atto tutte le procedure di controllo e monitoraggio, unitamente agli uffici, ho informato e convocato la concessionaria, che a sua volta si è attivata immediatamente convocando il panificio che produce quel pane, ed è stato allertato il direttore esecutivo del contratto (Dec) che ora si sta occupando di tutte le attività e di tutti i controlli previsti che riguardano i processi seguiti e i prodotti. Allo stato, sta di fatto che la busta non è nella disponibilità del Dec deputato ai controlli poiché non è stata consegnata dalla famiglia. Ho anche personalmente contattato la Dirigente Scolastica del plesso che, come me, era all’oscuro dell’accaduto.”

Toppetti conclude ribadendo l’impegno dell’Amministrazione a seguire i canali ufficiali fino a una completa ricostruzione dei fatti e a intervenire se emergeranno responsabilità. “Se ad altri non interessa capire cosa sia accaduto veramente né interessa attivare canali e controlli istituzionali, come dovrebbe essere, il Comune non può esimersi dal farlo. E quindi solo nel momento in cui saremo arrivati ad una completa ricostruzione dei fatti, agiremo di conseguenza, e sarò la prima a chiedere provvedimenti drastici nel caso in cui dovessero emergere delle responsabilità.”