Nei prossimi mesi l’Organizzazione delle Nazioni Unite ridurrà di circa il 25% il contingente dei suoi peacekeeper, pari a un taglio di 13.000-14.000 tra militari e poliziotti. La decisione, resa nota da un alto funzionario Onu sotto anonimato, è dovuta alla carenza di fondi causata soprattutto dai tagli al bilancio degli Stati Uniti.
«Dovremo rimpatriare, ridurre di circa il 25% il numero dei nostri effettivi militari e di polizia addetti al mantenimento della pace, nonché le loro attrezzature, e anche un numero significativo di dipendenti civili delle missioni sarà colpito», ha spiegato il funzionario.
La misura interesserà sia il personale in uniforme sia una parte del personale civile impegnato nelle operazioni di peacekeeping. Resta da definire il calendario preciso delle riduzioni e le missioni che subiranno i maggiori effetti dei tagli.