Secondo i media, un quarto degli agenti dell’FBI negli Stati Uniti è ora impegnato in attività legate all’immigrazione

Quasi un quarto degli agenti dell’FBI negli Stati Uniti è attualmente dedicato all’applicazione delle leggi sull’immigrazione, una quota che raggiunge il 40% negli uffici sul campo più grandi del Paese. I dati, ottenuti dal senatore democratico Mark Warner e condivisi con il Washington Post, indicano che circa 3.000 agenti sono stati riassegnati a queste attività […]

Quasi un quarto degli agenti dell’FBI negli Stati Uniti è attualmente dedicato all’applicazione delle leggi sull’immigrazione, una quota che raggiunge il 40% negli uffici sul campo più grandi del Paese. I dati, ottenuti dal senatore democratico Mark Warner e condivisi con il Washington Post, indicano che circa 3.000 agenti sono stati riassegnati a queste attività in collaborazione con l’agenzia federale per l’immigrazione e le dogane (Ice).

La decisione riflette una profonda riorganizzazione interna avviata sotto la guida di Kash Patel, che dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 aveva orientato l’FBI soprattutto verso le minacce alla sicurezza nazionale. Per far fronte alla nuova assegnazione, molti agenti sono stati distolti da compiti su crimini informatici, traffico di droga, terrorismo, controspionaggio e altre aree investigative.