Scuole thailandesi mantengono vincoli sui tagli di capelli nonostante l’abrogazione della norma

In Thailand le scuole pubbliche mantengono regole rigide sull’acconciatura degli studenti nonostante la Corte Suprema amministrativa, a marzo 2025, abbia annullato la normativa in vigore dal 1972. Secondo il tribunale, le restrizioni sui capelli danneggiano la salute mentale dei minori e possono lasciare traumi difficili da superare anche in età adulta. Tuttavia in molti istituti, […]

In Thailand le scuole pubbliche mantengono regole rigide sull’acconciatura degli studenti nonostante la Corte Suprema amministrativa, a marzo 2025, abbia annullato la normativa in vigore dal 1972. Secondo il tribunale, le restrizioni sui capelli danneggiano la salute mentale dei minori e possono lasciare traumi difficili da superare anche in età adulta. Tuttavia in molti istituti, soprattutto nelle aree rurali, gli alunni continuano a subire controlli e sanzioni.

Introdotta dalla giunta militare di quegli anni, la legge imponeva tagli corti, fermo restando il livello delle orecchie, e il divieto di tingere i capelli. Qualora lo studente non rispettasse le disposizioni, gli insegnanti procedevano con un taglio eseguito davanti ai compagni, pratica che gli oppositori denunciano come emblema di un autoritarismo volto a plasmare «cittadini facili da governare».

A testimonianza della persistenza dei soprusi, a luglio 2025 nella provincia di Ratchaburi un gruppo di insegnanti ha tagliato i capelli a cinquanta studentesse colpevoli di aver lasciato le ciocche al di là del fastener identificativo sulle uniformi. In un altro episodio, una ragazza transgender che indossava una parrucca corta per nascondere i capelli lunghi è stata minacciata da un docente di vederle bruciare la parrucca durante un’ispezione.

Di fronte a questi abusi, alcuni studenti hanno fondato il collettivo Bad Student, che raccoglie denunce delle violazioni subite in aula. Laponpat Wangpaisit, promotore del gruppo, afferma: “Chi detiene il potere vuole trasformarci in cittadini facili da governare”.

Il tema dei tagli di capelli si inserisce in un contesto politico in cui l’esercito, la magistratura e la famiglia reale esercitano un’influenza significativa, malgrado la Thailandia sia formalmente una monarchia costituzionale con elezioni regolari. Seppure alcune scuole abbiano cominciato a offrire maggiore libertà di scelta agli studenti, per la maggior parte degli istituti il dibattito sulle uniformi e sull’aspetto personale resta aperto, in un confronto che riflette le tensioni tra autorità e diritti individuali nel Paese.