A Verona, i segnali di una strage prevedibile

Un’esplosione in un casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona, ha causato la morte di tre carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari e agenti di polizia. I soccorsi, accorsi in forze, hanno lavorato a lungo per estrarre le vittime dalle macerie del fabbricato. Il casolare, a due piani, è crollato all’improvviso […]

Un’esplosione in un casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona, ha causato la morte di tre carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari e agenti di polizia. I soccorsi, accorsi in forze, hanno lavorato a lungo per estrarre le vittime dalle macerie del fabbricato.

Il casolare, a due piani, è crollato all’improvviso durante un intervento di sgombero: al suo interno si trovavano tre persone e numerosi agenti. Secondo le prime ricostruzioni, l’edificio era saturo di gas e l’esplosione si è innescata con l’apertura della porta d’ingresso.

I vigili del fuoco e le ambulanze hanno operato fino a tarda sera per mettere in sicurezza la zona e trasportare i feriti negli ospedali della provincia. Due occupanti, un uomo e una donna di 60 anni, sono stati fermati e soccorsi; una terza persona è riuscita a fuggire.

Secondo fonti investigative non sarebbe la prima volta che nel tentativo di ostacolare lo sgombero gli occupanti saturano gli ambienti di gas. Già nell’ottobre 2024 era avvenuto un episodio simile, ma in quell’occasione le procedure di arieggiamento avevano evitato conseguenze.