La Regione Abruzzo ha partecipato alla XXIII edizione della Settimana europea delle regioni e delle città, promossa dal Comitato europeo delle regioni e dalla DG REGIO della Commissione Europea. L’appuntamento, punto di riferimento per il confronto sulle politiche di coesione e lo sviluppo locale, ospita istituzioni, enti territoriali e cittadini di tutta Europa.
Nel corso dell’evento, Emanuela Murri, Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Sviluppo e Coesione della Regione Abruzzo, ha illustrato l’iniziativa CityHack: Design the City You Want – The Abruzzo Experience, promossa in collaborazione con Simona Cafieri (ISTAT), OCSE, IFEL e Università di Tours. Il suo intervento ha messo in luce progetti di rigenerazione urbana finanziati dal Fondo sviluppo e coesione e dalla programmazione unitaria.
Tra le opere presentate figurano la riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio e di Piazza d’Armi a L’Aquila, la rete ciclabile costiera “Bike to Coast” con la valorizzazione della Via Verde dei Trabocchi, nonché la trasformazione dell’ex inceneritore di Pescara, dell’ex Caserma Bucciante di Chieti e dell’ex manicomio di Sant’Antonio Abate a Teramo in spazi pubblici dedicati a cultura e innovazione.
“La partecipazione alla Settimana europea delle regioni e delle città rappresenta un’importante occasione di confronto con altre realtà europee” ha dichiarato Murri. “L’esperienza abruzzese dimostra come la rigenerazione urbana possa nascere dall’integrazione tra analisi dei dati, progettazione condivisa e partecipazione delle comunità locali”.
Con il supporto tecnico di Formez PA, è stato presentato un video che racconta gli interventi in corso e in programmazione fino al 2029, insieme alla nuova pagina web in inglese del Portale Coesione Abruzzo, “Unitary Programming for Development and Cohesion”. Entrambi gli strumenti, esposti allo stand “Data-driven policies for sustainable and inclusive regions”, mirano a garantire maggiore trasparenza e accessibilità internazionale della strategia regionale.
L’interesse suscitato presso ricercatori e funzionari dei 27 Stati membri conferma il ruolo dell’Abruzzo come laboratorio di buone pratiche nella coesione territoriale e nelle politiche basate sui dati. Un riconoscimento che sottolinea l’impegno della Regione non solo come beneficiaria di fondi europei, ma come protagonista attiva dell’innovazione territoriale.