Donald Trump ha formalmente sottoscritto l’accordo di pace per Gaza durante il vertice di Sharm el Sheikh, ricevendo l’applauso del pubblico insieme agli altri co-mediatori: il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il premier del Qatar.
Rivolgendosi ai presenti, Trump ha definito il momento storico: “E’ un giorno incredibile per il Medioriente, ci sono voluti tremila anni per arrivare fin qui”. Poi ha aggiunto: “Ciò che abbiamo realizzato insieme in questi ultimi giorni cambierà la storia e sarà ricordato per sempre”.
A un giornalista che gli chiedeva un commento sulle notizie riguardanti il riarmo di Hamas come forza di polizia palestinese durante il cessate il fuoco, il presidente Usa ha risposto: “Abbiamo dato loro l’approvazione per un periodo di tempo”.
Nel frattempo a Gaza è stato completato il rilascio dei venti ostaggi israeliani ancora in vita trattenuti da Hamas, a 738 giorni dall’inizio del conflitto, e sono state restituite quattro delle 28 salme dei deceduti. Sono inoltre stati liberati quasi duemila detenuti palestinesi previsti dall’accordo: i bus con a bordo i prigionieri hanno fatto ingresso a Ramallah.
Prima di volare in Egitto, Trump era stato in Israele per un discorso alla Knesset nel quale ha affermato: “Non finisce solo la guerra, finisce l’era del terrore. Ora ci concentreremo sulla Russia. Risolveremo anche questa situazione”. Ha quindi annunciato: “La fase dell’accordo su Gaza è già cominciata”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, intervenendo sempre alla Knesset, ha sottolineato: “In risposta al barbaro attacco del 7 ottobre, Israele ha fatto ciò che doveva. Con indomito coraggio, ci siamo organizzati per difendere la nostra gente, sconfiggere il nemico e liberare gli ostaggi”. “I nostri soldati hanno combattuto come leoni”, ha aggiunto.