Al MAXXI l’anteprima del film Il principe della follia

Il film “Il Principe della Follia” di Dario D’Ambrosi apre la sezione Special Screening della XX Festa del Cinema di Roma. La prima proiezione è in programma martedì 21 ottobre alle 21 al MAXXI, seguita da un secondo appuntamento aperto al pubblico il 22 ottobre alle 15 nella Sala 6 del Cinema Giulio Cesare. Prodotto […]

Il film “Il Principe della Follia” di Dario D’Ambrosi apre la sezione Special Screening della XX Festa del Cinema di Roma. La prima proiezione è in programma martedì 21 ottobre alle 21 al MAXXI, seguita da un secondo appuntamento aperto al pubblico il 22 ottobre alle 15 nella Sala 6 del Cinema Giulio Cesare.

Prodotto da Red Post Production con il sostegno di Regione Marche PR-FESR 2021-2027, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission e del Ministero della Cultura, “Il Principe della Follia” è un’opera intensa e visionaria ispirata a un episodio realmente accaduto nel 1979 al manicomio milanese Paolo Pini. Qui D’Ambrosi incontrò un uomo affetto da gravi disabilità fisiche e psichiche, la cui sofferenza e dignità hanno dato vita alla sceneggiatura, frutto di oltre quarant’anni di ricerca artistica nel mondo della disabilità.

Protagonista è Stefano Zazzera, colpito dal morbo di Parkinson a 40 anni, scelto per la sua autenticità nel trasmettere fragilità e forza senza scadere nel pietismo. Completano il cast Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli, Mauro Cardinali, Omar Monno e altri interpreti, ciascuno impegnato nei ruoli della famiglia e delle figure che ruotano intorno al protagonista.

La storia segue Luca, un “Joker” italiano, e il tassista Francesco in una notte di indagine tra ricordi spezzati e dinamiche familiari laceranti. Tra visioni poetiche e momenti di cruda realtà, emerge il tema della sofferenza condivisa: la malattia non è un’esperienza solitaria, ma coinvolge la cerchia affettiva, proponendo un viaggio emotivo capace di trasformare il dolore in rinascita.

Firma tecnica e artistica di rilievo includono la fotografia e il montaggio di Davide Leone, le scenografie di Pasquale Tricoci e le musiche di Stefano Ratchev. Con i suoi 90 minuti di durata, il film prosegue il percorso di D’Ambrosi nel teatro e nel cinema, confermando la sua vocazione a dare voce a chi troppo spesso resta invisibile.