L’esercito israeliano ha annunciato la consegna alla Croce Rossa di quattro bare contenenti i resti di ostaggi deceduti. Le autorità locali prevedono che, nella giornata di mercoledì, altri quattro cadaveri vengano restituiti, ma la Croce Rossa avverte che “ci vorrà tempo per recuperare tutti i corpi”. Una fonte israeliana mette in guardia che, in assenza del recupero integrale delle salme, “l’accordo potrebbe presto fallire”. Per questo motivo Tel Aviv aveva già disposto martedì la chiusura del valico di Rafah per due giorni.
Hamas ha reagito all’iniziativa accusando Israele di aver “violato il cessate il fuoco”, gettando ombre sul fragile negoziato per lo scambio di ostaggi.
Intanto, a Sharm el-Sheikh il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficializzato davanti a più di trenta leader mondiali un nuovo accordo di pace per Gaza. Con la firma si apre la “fase 2” della sua strategia mediorientale: pur manifestando scetticismo sull’istituzione di due Stati, Trump ha promesso di avviare un piano di ricostruzione della Striscia.
Mercoledì è convocata a Roma la prima riunione internazionale sulla situazione a Gaza. La premier italiana, Giorgia Meloni, ha dichiarato: “Faremo la nostra parte”.