Il presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, ha reso noto di aver lasciato il Paese per garantire la propria incolumità, pur ribadendo di non aver rassegnato le dimissioni. L’annuncio è giunto lunedì sera attraverso un intervento televisivo trasmesso da una località non resa nota.
“Sono stato costretto a trovare un luogo sicuro per proteggere la mia vita”, ha affermato il capo dello Stato nel messaggio, la cui messa in onda è stata ritardata a causa del tentativo di alcune fazioni militari di prendere il controllo degli studi della televisione pubblica nazionale. Nel suo discorso, Rajoelina ha invitato le varie componenti politiche a intraprendere un dialogo volto a risolvere la crisi in corso nel rispetto della Costituzione.
Il presidente non ha specificato i dettagli relativi alla modalità della sua partenza né la sua attuale ubicazione. Secondo fonti locali, avrebbe lasciato il territorio su un aereo militare francese. La tensione nel paese è cresciuta nelle ultime settimane, alimentata da proteste antigovernative capeggiate soprattutto da giovani appartenenti alla cosiddetta “Generazione Z”.
La situazione è precipitata sabato scorso, quando un’unità militare d’élite ha schierato le proprie forze a fianco dei manifestanti, chiedendo le dimissioni del presidente e di alcuni esponenti dell’esecutivo. Definendo tale iniziativa “un’operazione illegale per il potere”, Rajoelina ha parlato di un tentativo di golpe che ha reso insostenibile la sua permanenza sull’isola. Il futuro politico del Madagascar resta ora avvolto nell’incertezza, in attesa di eventuali nuove evoluzioni nei prossimi giorni.