Il 17 ottobre alle 20.30 il teatro Alfonso Rendano ospiterà il concerto inaugurale della stagione “Armonie Trasversali” intitolato “Sortilegi e Incantesimi”. Sul podio salirà il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, chiamato a dirigere l’Orchestra Sinfonica Brutia insieme alla pianista Maria Perrotta. L’appuntamento celebra simultaneamente il 150° anniversario della nascita di Maurice Ravel e l’anniversario della scomparsa di Georges Bizet, proponendo in apertura il Concerto in Sol maggiore di Ravel e, nella seconda parte, la Prima Sinfonia in Do di Bizet.
Il Concerto in Sol di Ravel (1929) mette in luce l’evoluzione stilistica del compositore francese nell’uso della ripetizione e della trasformazione timbrica. L’intreccio tra echi mozartiani, incursioni jazz e atmosfere impressioniste emerge già nel movimento d’apertura, “Allegramente”, dove frusta e tamburo avviano un dialogo ritmico tra danze basche, ottavino e fiati. Nell’“Adagio assai” risaltano melodie che Ravel stesso riconduce a un “Larghetto” mozartiano, affidate al corno inglese e al pianoforte in un fraseggio “molto liquido e con dei fraseggi melodici delicatissimi”. Il finale, definito “Perpetuum mobile”, dispiega l’energia e la varietà dei ritmi, sospesi tra rigore classico e slanci jazz.
“Il concerto di Maurice Ravel – ha dichiarato il Maestro Sipari – rappresenta un debutto assoluto con questa partitura per la quale ho avuto tante richieste di direzione da diversi amici pianisti, un concerto […] che mancava nel mio repertorio, visto che io adoro i concerti per pianoforte e orchestra. È un Ravel del tutto particolare che nasconde echi mozartiani, altamente classici, nonché bluesy, con l’uso dei fagotti come una frontline di saxophoni, o la tromba, ancora in stile jazzistico, mentre l’ottavino fa parte del suo paesaggio sonoro natale”.
“Sono ansioso di provare ed eseguire questo concerto, che è già entrato nel mio sentire, in particolare il secondo movimento, che mi ricorda il sogno de’ ‘L’Enfant e le Sortilèges’, uno dei brani preferiti da mio padre. […] Riguardo la Sinfonia in Do di Georges Bizet è una scelta interessante per il pubblico, poiché di raro ascolto. Confesso che il compositore francese non rientra tra i miei autori preferiti, ma in questa partitura giovanile intravediamo quella linea che da una parte guarda a Gounod, dall’altra già ha in nuce i temi della corrida della Carmen”.
La Prima Sinfonia di Bizet, datata 1855 e composta a soli diciassette anni, riflette modelli viennesi e l’influsso di Mendelssohn e Gounod. L’Allegro vivo iniziale si apre con un arpeggio ascendente che cresce in intensità; l’Adagio centrale, “velato di mestizia”, affida all’oboe un tema nostalgico su pizzicati di viole; lo Scherzo evoca Mendelssohn con toni pastorali; il finale anticipa già alcuni elementi che Bizet svilupperà nella Carmen. In questo doppio programma, l’Orchestra Sinfonica Brutia offre un ritratto della creatività francese tra Ottocento e Novecento, guidata dalla visione interpretativa di Jacopo Sipari.